Ristrutturare

Guida per una scelta consapevole delle porte

Spesso è difficile cogliere le differenze tra una porta e l’altra, se non per gli aspetti macroscopici: dimensioni, materiale, colore. In realtà oggi le porte contengono tanta tecnologia e ve lo raccontiamo in questo articolo!

Sarete stupefatti di scoprire quanta progettazione e cura del dettaglio c’è in questo elemento essenziale della casa. Per questo, guarderete le porte con occhi nuovi.

Con anta in vetro 'rete'

Il vetro rete è, innanzitutto, un vetro di sicurezza stratificato (formato cioè da due o più lastre in vetro tenute assieme da un film di materiale plastico, grazie a un procedimento di pressione a caldo): in caso di una rottura accidentale, non crea frammenti di vetro pericolosi. Ma non è tutto: tra le lastre stratificate viene inserito un tessuto in microrete, un elemento décor sul quale viene depositato uno strato metallico che dona alle ante una suggestiva semitrasparenza dalla grande lucentezza. Il tocco in più? Sono le leggere ondulazioni del tessuto, che lo rendono ‘vivo’, materico e molto naturale, per nulla rigido.

Scorrevole in luce

Le maxi-ante che formano la porta (e che possono sostituire una parete e darti la possibilità, da aperte, di avere un vero open space) si aprono sovrapponendosi le une sulle altre e scorrendo all’interno del ‘vano porta’ (che in gergo tecnico, si chiama ‘luce’). Le ante si muovono in modo silenzioso, rendendo dinamico il passaggio.

Porta tamburata

L’anta della porta ha un telaio perimetrale in legno (detto tamburato) che incornicia un’anima a nido d’ape, realizzata in scarti di cartone o legno. Il tutto viene poi rivestito da pannelli in fibre di legno, laccati o finiti con rivestimenti che, se in fogli di legno di diversa essenza, sono detti impiallacci e che, esteticamente, replicano le porte in massello. Il risultato? Una porta ultra-leggera ma molto solida, che non assorbe umidità.

Porta pantografata

Hai presente le porte colorate decorate effetto 3D? Per realizzarle, si usa una tecnica computerizzata di incisione che, attraverso uno strumento chiamato pantografo, permette di creare dei veri e propri disegni geometrici o floreali a bassorilievo sul pannello porta, regalando profondità, spessore e personalità all’anta. Con la laccatura nella nuance giusta, la porta pantografata diventa così quasi un’opera d’arte che regala importanza alla parete.

Porta rototraslante

Perfetta (anche) per i nonni, grazie al perno centrale e al binario di scorrimento posti nel telaio, l’anta ruota e poi si sposta a lato del vano porta: l’ingombro di apertura si riduce fino al 50%. Aprirla o chiuderla è facile anche per chi ha problemi motori: basta spingere l’anta in avanti con un movimento leggero della mano, da qualunque lato della porta ci si trovi.

Porta reversibile

Puoi decidere da che parte aprirla anche all’ultimo! Una porta è reversibile quando, grazie a uno speciale telaio versatile, ti permette di scegliere il senso di apertura (a destra, a sinistra, a tirare o a spingere) direttamente in fase di posa, in base allo spazio disponibile e agli ingombri. Se, una volta posata la porta, per qualsiasi motivo anche ad anni di distanza, si decide di cambiarne il senso d’apertura, si dovrà far intervenire un serramentista che potrà ribaltare il telaio (non è un intervento fai-da-te).

Laccata a poro aperto

Ideale se ami le venature del legno e il colore. La laccatura a poro aperto per porte in legno prevede che la superficie venga prima spazzolata, in modo da aumentarne la porosità, e poi sia sottoposta a un ciclo di verniciatura a base acrilica che, più secca e meno spessa, colora la porta lasciando però in evidenza nodi, pori e venature del legno, ben percepibili al tatto e alla vista. Il legno che si presta meglio a questa laccatura? Il frassino.

Porta a bilico

Con perni a scomparsa (pivot) installati alle estremità superiore e inferiore dell’anta, la porta a bilico si posa a filo del muro e si apre girando su se stessa, creando un’apertura ampia e scenografica. È perfetta per realizzare soluzioni a tutta altezza che, aperte, ‘tagliano’ un varco nel muro.

A libro asimmetrica

Se in spazi ristretti non si può mettere una porta a battente o scorrevole, la porta a libro con anta divisa in 2 parti di misure diverse (nella proporzione 1/3 e 2/3) risolve: in apertura, le due sezioni si piegano su se stesse impacchettandosi e scorrono a lato del vano. La praticità? Una porta da 80 cm una volta aperta ha la parte più grande che ‘spunta’ di soli 26 cm dentro e fuori dalla stanza.

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Paolo Manca

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