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Casa passiva: come si progetta l’isolamento

Il segreto progettuale di una casa passiva? Rendere l’involucro un vero ‘guscio termico’ ossia formato da uno strato isolante spesso che non va mai, mai interrotto... in modo da garantire una super protezione termica a 360°, capace di trattenere in casa tutto il calore durante l’inverno ed evitare l’ingresso dell’aria afosa nei mesi caldi.

In pratica la casa passiva è come un thermos in cui la struttura interna perfettamente isolata funge da elemento ‘passivo’ perché preserva a lungo le bevande calde o fredde (nel nostro caso la temperatura nelle diverse stagioni) senza ‘aiuti esterni’; e solo dopo parecchio tempo può aver bisogno di essere riscaldata o raffrescata con apparecchi elettrici o a gas.

Tutti i vantaggi di un buon isolamento termico

In un clima mediterraneo come il nostro, l’isolamento va progettato ad hoc caso per caso, perché oltre a dover assicurare la massima protezione invernale, deve impedire anche il (frequente) rischio di surriscaldamento estivo con effetto serra ‘da eccessivo isolamento’.

Ecco le regole di base, da riadattare di volta in volta

  1. L'isolamento deve avere spessore maggiore rispetto a quello usato per le case tradizionali: 30 cm per il tetto, 24 cm per le pareti perimetrali e da 10 a 20 cm per il pavimento a contatto con il terreno (10 se si desidera smaltire l’eccessivo calore estivo, 20 se si ritiene più importante garantire il comfort invernale senza che si per- da efficienza energetica).
  2. Il tetto ideale? Quello ‘ventilato’, ossia con una camera d’aria di spessore variabile tra lo strato isolante posato sull’orditura e le tegole: all’interno di questo microcanale si crea un circolo d’aria salutare che d’inverno agevola la fuoriuscita di vapore acqueo (evitando così che si formi la condensa) e d’estate smaltisce il calore eccessivo. Ottimo a questo scopo, il sistema Isotec per coperture isolate e ventilate, che facilita anche le operazioni di posa [Brianza Plastica].
  3. Le pareti esterne si possono isolare con la tecnica della ‘facciata ventilata’ che, come il tetto, prevede una camera d’aria che favorisce il raffrescamento estivo ed evita condense e dispersioni termiche invernali. Con Isotec Parete si può rivestire la facciata con un cappotto esterno termoisolante continuo e omogeneo e, al tempo stesso, creare una camera d’aria ventilata tra il pannello isolante e le lastre di finitura [Brianza Plastica].
  4. Porte esterne e finestre non devono diventare ‘ponti termici’, cioè elementi che compromettono l’uniformità dell’isolamento dell’edificio e infrangono la regola della linea continua (vedi box qui sotto). Per questo vanno scelte con tripli vetri e telai coibentati con un grado di isolamento termoacustico adatto alle case passive. Ecco alcuni modelli che hanno ottenuto la certificazione. Finestre: GGU da tetto [Velux, cm 78x98h € 1.400,56]; Winergetic Premium Passive, certificata in Classe Gold dall’agenzia CasaClima [Oknoplast]; Clima 92, a elevatissima tenuta termica [Alpilegno, cm 100x150h €956,70]; WS 75 THI ad alto isolamento, in alluminio [Ponzio]. Porta d’ingresso: ThermoCarbon, certificata per case passive dall’Istituto IFT Rosenheim [Hörmann].

Scopri la regola della ‘linea continua’

Per essere certo di aver previsto il corretto isolamento dell’involucro, il progettista dovrebbe riuscire a disegnare su carta la linea continua corrispondente alle superfici isolate (compresi tetto e serramenti), senza mai dover sollevare la matita se non quando ha tracciato l’intero perimetro della casa. Se viene rispettata questa ‘regola della linea continua’, significa che anche dove ci sono le finestre, il grado di isolamento perimetrale rimane costante e omogeneo senza interruzioni o perdite di efficacia. Questa regola garantisce l’eliminazione di tutti i ‘ponti termici’, cioè gli elementi strutturali ‘freddi’ (come pilastri, travi, balconi, finestre, davanzali, spigoli e angoli tra le pareti): se non isolati al meglio, creano differenze di temperatura rispetto alle superfici adiacenti, e quindi ‘fughe’ di calore e di energia dalla casa che provocano condensa e muffe. Ecco perché i ponti termici sono considerati acerrimi nemici del comfort!

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