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Casa passiva: 4 domande all’architetto

L'architetto CF style, Carlotta Pesce, risponde alle domande che vengono poste più frequentemente ai progettisti.

Come si riconosce il progettista che rispetta gli standard richiesti per la certificazione di casa passiva?

Deve progettare in base ai principi di architettura bioclimatica, aver frequentato corsi di formazione (come il CEPH - Certified European Passive House Designer) e saper gestire un dei software progettuali ‘error-free’ ufficiali per case passive, per esempio il PHPP (Passive House Planning Package). 

 

La casa passiva è adatta a ogni clima?

Anche se la casa passiva è stata ideata per i paesi più freddi dell’Europa e inserirla in climi ipersoleggiati e afosi richiede un progetto più attento, è adattabile a qualunque luogo. È il progettista che, inserendo nel software i dati climatici locali, dovrà ottimizzare la ‘passività’ dell’edificio con inverni più miti e estati più torride.

 

È vero che progettare una casa passiva può addirittura raddoppiare (o quasi) i costi di costruzione o ristrutturazione?

Il costo può variare da € 2.000 a 4.000/mq, quindi una spesa (media) superiore rispetto all’edilizia tradizionale. Non si può fare un calcolo percentuale generale sui costi perché sono troppe le variabili in gioco legate a obiettivi perseguiti, impianti integrativi a cui si ricorre e costi (anch’essi variabili) di progettazione e certificazione. I risultati certi sono il risparmio energetico medio del 90% e l’aumento del valore della casa.

 

Si sente parlare di PassivHaus, Passive House, NZEB e CasaClima... sono la stessa cosa o rappresentano Protocolli progettuali distinti?

Anche se perseguono tutti obiettivi simili, ci sono alcune differenze sostanziali. 

  • NZEB è lo standard energetico (basato sul bilancio tra l’energia prodotta e quella consumata) richiesto dall’Unione Europea per tutti gli edifici nuovi che verranno costruiti dal 31/12/2020, i cui limiti e specifiche dovranno essere stabiliti da ogni Stato membro. 
  • I  termini Passivhaus e Passive House si riferiscono solo agli edifici realizzati secondo lo standard originale Passivhaus (promosso dal Passivhaus Institut di Darmstadt) definito da criteri progettuali precisi che mirano al raggiungimento fondamentale di un 'elevatissimo comfort annuale' (che lo differenzia dagli altri) e di altissime prestazioni energetiche. 
  • CasaClima è un metodo di certificazione energetica ‘indipendente e volontaria’ degli edifici nuovi e da ristrutturare, che si avvale di calcoli convenzionali codificati: una casa certificata CasaClima Oro ha un fabbisogno termico annuo inferiore a 10 kilowattora al mq.

 

 

 

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La casa passiva

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Paolo Manca

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disegni: Mauro Santella

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