Mani che si incrociano, tazze che tintinnano e briciole di dolci appena sfornati: questa mise en place arriva dalla torteria e sala da tè Berlicabarbis (‘da leccarsi i baffi’ in dialetto piemontese) di Torino. Non perdere l’occasione di farci un giro appena possibile!
Per ora puoi sfruttare il suo servizio d’asporto e seguirla su Instagram: @torteriaberlicabarbis
Un puzzle di torte e tanti trucchi curiosi: scopriamo i segreti di questa mise en place (e della teiera jap)
A farci innamorare di questa tavola è stato il desiderio di tornare a stare insieme attorno a qualcosa di buono da condividere. Ma anche la sua semplicità che però è davvero ‘effetto wow’.
I suoi segreti? Osserva la foto e copia. Per cominciare, se ci sono due o più torte diverse, tagliale con un segnaporzioni che permette di ottenere spicchi regolari e poi disponile su un piatto da portata in modo alternato, creando un puzzle di gusti, texture e colori. Usa piccole sezioni di tronchi d’albero come appoggio per le teiere, riunisci i bicchierini da finger food sulle alzatine e servi i biscottini suddividendoli nei bicchieri molati. Infine scrivi i nomi degli invitati su piccole lavagnette segnaposto e componi dei mazzetti di menta e rosmarino nei barattoli, per una nota verde e profumata.
Controlla l’acqua. Sceglila a ph neutro e basso residuo fisso: preserva la qualità della bevanda e aiuta a non macchiare i tuoi denti. Prova a utilizzare lo stesso tè in acque diverse e percepirai le differenze.
Evita le ‘aggiunte’. Un tè di qualità va bevuto amaro: riduci la quantità di zucchero fino a eliminarlo e scoprirai un mondo di gusti preziosi. Elimina subito il limone perché altera il sapore del tè e danneggia le teiere in ghisa.
Ricicla le foglie. Un buon tè può resistere anche a 2-3 infusioni. Puoi usare le foglie ‘esauste’ per concimare le piante o metterle su un piattino in frigorifero (elimineranno i cattivi odori).
Bevi e... curati. Il tè contiene polifenoli come l’epigallocatechina: è un antiossidante naturale in grado di proteggere le cellule dai danni provocati dai radicali liberi.
Curiosità dal giappone
La celebre teiera in ghisa (tetsu-kyusu) è una derivazione del bollitore ‘tetsubin’ che veniva appeso sopra il focolare: più era lavorato e raffinato, più elevato era lo status di chi lo possedeva. Per le nostre case occidentali è stata creata la teiera in ghisa con un filtro in metallo: non va messa sul fuoco bensì preriscaldata con acqua calda perché mantenga il tè caldo a lungo. La smaltatura interna impedisce che assorba aromi, così puoi preparare diversi tipi di tè senza contaminare i sapori. Vanno evitati detergenti, microonde o lavastoviglie ed è bene asciugarla sempre.