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La cucina perfetta è un sogno possibile

Da dove si parte per progettare una nuova cucina? Ecco le nostre dritte per non dimenticarti di nulla!

SCEGLIERE IL TIPO DI CUCINA

Non parliamo di finiture ma della tipologia di cucina adatta alle proprie esigenze, individuando la forma appropriata a partire dallo spazio a disposizione. Si parte dalle dimensioni dell’ambiente e successivamente si passa alla definizione del layout.

Le proprie abitudini saranno il filo conduttore del progetto perché la prima cosa da capire è in che modo usiamo la cucina. Quindi la prima domanda da porsi è: meglio una cucina chiusa, aperta sul soggiorno, oppure una soluzione ibrida, ad esempio una cucina divisa dal living con una vetrata?

Chiusa è la tipologia di cucina che permette di tenere, più facilmente, fuori il disordine. Lo spazio è ben definito ed è anche ideale per chi non ama la propagazione degli odori della cucina. Per chi ha quest’ultima esigenza ma non vuole rinunciare alla zona giorno a vista, può optare per una cucina divisa da una vetrata. Le soluzioni a vista hanno il vantaggio di rendere visivamente più grande e arioso lo spazio e grazie alla struttura versatile e a un sistema di moduli coordinati, diventa perfettamente integrata al living: un vero Total Look. Gli elementi pensati per la cucina sono utilizzabili anche in salotto. Combinando la struttura di base con i diversi elementi (ripiani, contenitori, cassettiere e scrivanie) si generano soluzioni che assecondano le più svariate esigenze.

PROGETTAZIONE

La prima cosa da fare è prendere bene tutte le misure segnando anche la posizione esatta di prese di corrente, uscita del gas e attacchi dell’acqua, porte, finestre ed eventuali caloriferi. La disposizione dei vari attacchi non è modificabile almeno che non si proceda con una ristrutturazione.

Triangolo ergonomico

La cucina è l’area della casa in cui è più opportuno lo studio ergonomico, in modo da garantire la facilità e comodità dei movimenti. Grazie al triangolo ergonomico, siamo in grado di disporre al meglio piano cottura, lavello e frigorifero. Questi elementi vengono disposti descrivendo un triangolo (il triangolo ha ai vertici lavandino, piano cottura e frigorifero) per poter garantire la giusta fluidità dei movimenti. Per una perfetta distribuzione ergonomica, la somma dei tre lati di questo triangolo non dovrebbe superare i 650 cm.

DISPOSIZIONE

Cucina ad angolo o a L
Gli elementi d’arredo sono disposti a L e creano uno spazio centrale libero, utile per il passaggio o per l'inserimento di un tavolo. È la disposizione ideale per ricreare il triangolo ergonomico.

Cucina in linea
Soluzione per ambienti lunghi e stretti, in cui gli elementi d’arredo sono disposti lungo la parete lunga della stanza.

Cucina a linea doppia
Si utilizza spesso quando la stanza è stretta e lunga ma c’è spazio sufficiente per muoversi agevolmente e operare su piani di lavoro posti su pareti opposte. La larghezza minima è 240 cm che consente uno spazio libero di 120 cm.

Cucina a C
Arredi e elettrodomestici sono disposti lungo 3 lati. Tra i piani di lavoro sui lati opposti deve essere di almeno 120 cm ma sarebbe consigliabile non scendere al di sotto di 180 cm.

Cucina con isola
La cucina con isola richiede spazi più ampi anche se sono sufficienti 6 mq. Ideale per le cucine open space, ha una parte dei mobili disposti sui lati e un blocco centrale che può ospitare sia il lavello che il piano cottura, oppure può configurarsi semplicemente come piano di lavoro o zona snack.

Cucina con penisola
Nella cucina con penisola, è prevista una parte sporgente che può essere utilizzata come piano di lavoro, snack o attrezzata con elettrodomestici.

ALTEZZE IN CUCINA

Le cucine vengono proposte con caratteristiche e dimensioni adatte alle persone di statura media. Ma, in fase di progettazione, si può giocare con i singoli elementi per crearne una su misura e adatta anche a persone molto alte o basse.

PENSILI

Se la cucina è grande e c’è sufficiente spazio contenitivo, si può optare per una soluzione anche senza pensili chiusi, magari solo con delle mensole. Se invece la cucina non è molto grande, sono una valida alternativa per recuperare spazio utile. I pensili devono essere facilmente accessibili e non ingombrare quando si aprono. Per questo in quelli più bassi vanno messe le cose che si usano quotidianamente, in quelli in alto ciò che si usi di rado.
Si possono scegliere i pensili in base al loro sistema di apertura (battente, scorrevole o a ribalta verso l’alto). Per rendere la cucina fruibile a tutti (bambini e anziani compresi) ci sono sistemi smart motorizzati che fanno ‘scendere’ i ripiani interni di 46 cm, in totale sicurezza grazie anche alle barre di contenimento dei piani stessi.
Per pensili alti 80/120 cm, servono le ante a battente: aperte ingombrano quanto la loro larghezza (da 60 in su meglio due ante). Per pensili alti 18/36 cm c’è il vasistas: l’ingombro ha un raggio pari all’altezza dell’anta; per pensili di media altezza larghi 90/120 cm meglio l’apertura pieghevole con push pull.

MOBILI ALTI

Oggi la cucina non è più solo un ambiente per conservare e preparare i cibi ma ha assunto una multi-identità che varia in base all’orario della giornata. Per questo deve permettere non solo di avere tutto in ordine e facilmente utilizzabile, ma anche di nascondere alla vista, di volta in volta, le funzioni che non sono in uso.
I mobili alti, oltre che come dispense, possono essere attrezzati come ripostiglio, lavanderia o contenere tutti gli elettrodomestici che non vogliamo avere a vista. Se ami cucinare ma sei disordinata un’ottima soluzione sono gli armadi con piano di lavoro estraibile e completi di prese di corrente alle quali tenere sempre attaccati i piccoli elettrodomestici. Una volta terminato di cucinare, se hai ospiti a cena e non hai tempo di pulire subito, basta chiudere le ante.

MATERIALI

I materiali oggi sono praticamente infiniti e tutti trattati per rispondere e resistere alle massime prestazioni. Oltre ai classici legno, pietra, marmo e acciaio, ora ci sono materiali green come vetro e PET (rinnovabili e riciclabili) dalle caratteristiche sorprendenti, oltre ai nuovi grès e pietre sinterizzate. La scelta, non è solo per una questione di gusto ma soprattutto per lo stile di vita della famiglia, nonché dall’uso che fai della cucina.

Piano di lavoro

La scelta del piano di lavoro è fondamentale. Se la cucina è piccola, progetta piani estraibili da mettere in luce solo quando servono: sono utilissimi se hai poco spazio, adori cucinare ma sul piano di lavoro hai già molti elettrodomestici.

Laminato: Probabilmente il piano da lavoro più usato, grazie alla sua vastità di colorazioni, finiture e alla facilità di montaggio, oltre al prezzo competitivo. Ha una buona resistenza ai graffi, agli urti, alle macchie e all’acqua ma meno alle alte temperature.

Legno: è il più naturale di tutti i materiali, meglio scegliere piani protetti da vernici all’acqua o da oli naturali, così da non comprometterne la naturalità.

Marmo: Essendo prodotti naturali presentano caratteristiche diverse e soprattutto costi diversi a seconda della tipologia. Vengono apprezzati per la loro caratteristica principale: l’univocità, infatti essendo prodotti naturali saranno sempre diversi tra loro e unici.

Acciaio: è utilizzato su cucine classiche e moderne, grazie alla forte resistenza a corrosione e urti.

Pietra lavica: di origine vulcanica, la pietra lavica è un materiale naturale che si ottiene dalla lavorazione del basalto lavico; può essere serigrafata e miscelata anche a vetro riciclato, per ottenere dei top sostenibili dall’ottima resistenza chimica, fisica e meccanica.

Vetro: deve essere del tipo temperato di sicurezza (resistenza alla rottura e al calore) e stratificato (o composito) affinché, in caso di rottura, i frammenti rimangano incollati al foglio di Pvb. Disponibile in molti colori, anche accesi o luminosi.

Se ti piace il marmo ma hai paura perché può essere troppo delicato ci sono molte alternative che permettono anche di riutilizzare tonnellate di scarti di lavorazione. La giusta eco-scelta. Molte aziende, studiano soluzioni hi-tech per creare nuove superfici e materiali d'avanguardia per dare vita a cucine scultoree e resistenti.

Lavabo

Il lavello è forse l’elemento più utilizzato in cucina sia per preparare i cibi sia per le fasi di pulizia quindi deve essere di dimensioni pratiche e ben posizionato per adattarsi al tuo stile di vita in cucina. L’ideale è a due vasche ma se lo spazio è poco puoi ricorrere ai modelli con una vasca grande e una più piccola, oppure a vasca unica. Anche per il lavabo esistono varie soluzioni di materiali tra cui scegliere.

Ante

Parlando di ante, dobbiamo mettere insieme estetica e funzionalità, oltre alla scelta di materiali resistenti e di qualità. Tra questi: laccato, vetro, acciaio, PET e laminato. In cucina ci possiamo sbizzarrire con il colore per creare l'effetto e lo stile che più ci piace.

RIVESTIMENTI

Quando si progetta la cucina, prestare molta attenzione ai rivestimenti delle pareti e alla zona paraschizzi. Si può procedere con lo smalto all'acqua se si vuole un effetto parete, oppure si possono scegliere piastrelle, pannelli di rivestimento o schienali attrezzati.

TRUCCHI SALVASPAZIO

Ci si dimentica dello spazio tra base e pensile che non va sprecato. Per attrezzarlo ci sono boiserie e sistemi ad aggancio ai quali si possono fissare mensole e contenitori a giorno, per avere non solo utensili e condimenti sotto mano, ma anche luci e prese di corrente.
Scegliere cassetti 100% accessibili con vassoi a estrazione totale per vederne e prenderne tutto il contenuto senza alcuna difficoltà.
Nei moduli ad angolo sono utili i ripiani rotanti ed estraibili che sfruttano al meglio lo spazio e consentono a chi li utilizza di accedere facilmente anche ai punti normalmente più scomodi.
Opta per gli schienali magnetici o i sistemi con mensole. Permettono di organizzare con barre e moduli a giorno spostabili al cambiare delle esigenze.

MANIGLIE

Le maniglie per la cucina hanno forme, dimensioni ed estetica di vario genere, dalla più classica e sobria alla più originale e creativa. Sono un dettaglio, ma le usiamo in continuazione per aprire e chiudere ante, sportelli e cassetti, decine di volte al giorno, per questo devono essere robuste e  mettere insieme funzionalità ed estetica. Il design della maniglia, infatti contribuisce a definire lo stile della cucina. Quali sono i modelli tra cui scegliere?

Maniglia classica a staffa o pomello. La più utilizzata può essere realizzata in alluminio o acciaio, ferro battuto o perfino legno. Il punto di forza principale è la facilità di apertura, alla portata anche di un bambino, e il costo ridotto dato dalla semplicità.

Maniglia ad incasso. Si tratta di una sorta di ferritoia orizzontale incassata nell’anta che la rende praticamente invisibile. È una maniglia estremamente razionale, adatta alle cucine moderne e contemporanee dove si punta alla massima efficienza ed ergonomia.

Apertura a gola. Prevede una rientranza parziale o totale lungo il bordo superiore dell’anta o del cassetto. Ha un'estetica minimal e si sporca pochissimo.

Profili a riga. Si tratta di un profilo che esce di qualche centimetro e permette di aprire e chiudere il mobile con un gesto della mano. È molto solida perché integrata nel mobile stesso e il profilo di fatto agisce come protezione extra dello sportello.

Maniglia integrata con profilo in metallo o legno. Modello integrato nel bordo superiore, ha un profilo in metallo oppure in legno. La maniglia diventa quindi una scanalatura di facile accesso.

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