Cucina

10 finiture per le ante della cucina

Quali sono le finiture per le ante, più adatte alle tue esigenze? Progetta la tua cucina partendo dai materiali.

1 - Fenix NTM®

Ipertecnologico e piacevole al tatto, è facile da ‘usare’ e pulire. Opaco e antimpronta, c’è in 19 colori.
Il Fenix NTM® è composto per il 70% di strati di carta: l’anima è impregnata con resine termoindurenti, la superficie esterna è trattata nanotecnologicamente con resine acriliche. Resistente a muffe, acqua, abrasioni e calore secco, è antibatterico. Eventuali graffi si riparano così: mettere sulla parte danneggiata della carta assorbente umida e passare il ferro da stiro a 120 °C per 10 secondi; poi risciacquare con acqua tiepida e un panno in microfibra.

Come si pulisce

Dopo l’uso quotidiano, è sufficiente passare un panno inumidito con acqua calda, più un detergente neutro o uno sgrassatore.

2 - LACCATO

Infinite tonalità e finiture: con il laccato crei la tua cucina tailor made in multicolor.
Le ante in laccato sono formate da un pannello in mdf verniciato più volte a spray, in modo da ottenere una superficie uniforme e omogenea lucida o opaca in una quantità di colori praticamente infinita. È sensibile alla luce diretta del sole (per questo il colore con il passare del tempo può variare), ai graffi e alle abrasioni.

Come si pulisce

Bastano un panno morbido umido e detergente neutro; per le macchie ostinate,
serve alcol diluito in acqua. Assolutamente vietati ammoniaca e abrasivi.

3 - VETRO

Lucido od opaco, per nulla fragile, è pratico e funzionale e dona un tocco raffinato alla cucina.
Il vetro, dalla grande resa estetica, è anche ecologico perché, come il telaio in alluminio al quale è fissato, è totalmente riciclabile. Impermeabile e non poroso, è insensibile a calore, parassiti e muffe e, poiché è temperato, è 5 volte meccanicamente più resistente di un vetro normale.

Come si pulisce

Sensibile a impronte e polvere, deve essere pulito periodicamente con un detergente specifico. Nel quotidiano basta un panno carta con un po’ d’alcol.

4 - PET

Super-igienico, performante ed ecologico, è perfetto per una cucina giovane & easy-chic.
Ecosostenibile e 100% riciclabile il PET (proprio quello con cui sono fatte le bottiglie per l’acqua) è ottimo per rivestire le ante delle cucine poiché ha una superficie brillante, è igienico e molto resistente a graffi, luce, macchie e calore.

Come si pulisce

Passa un detergente per vetro o alcol con un panno in microfibra. Vietati acetone, sgrassatori aggressivi e pagliette. Per evitare aloni, asciuga con un panno in cotone.

5 - ACCIAIO

Dai ristoranti alle nostre case: un materiale ‘inattaccabile’ per una cucina come quella degli chef!
Una volta utilizzato solo nelle cucine professionali, oggi l’acciaio è sempre più presente nelle nostre case perché indistruttibile, antibatterico, igienico e resistente al calore. Richiede, però, attenzioni particolari perché il calcare dell’acqua tende a rovinarlo e a creare aloni se non viene asciugato subito.

Come si pulisce

Si passano acqua e sapone neutro con una spugna non abrasiva seguendo le linee della satinatura, poi si asciuga subito la microfibra. Per le macchie resistenti c’è il detergente specifico.

6 - GRÈS

Di grande impatto perché riesce a riprodurre esteticamente altri materiali, è anche green.
Il grès porcellanato si ottiene sinterizzando (cottura in forno ibrido a 1.300 °C) una miscela di materie prime naturali come argilla, rocce granitiche, sabbia e pigmenti ceramici. Lavorato in lastre sottili, è resistentissimo a graffi e abrasioni, calore e urti, impermeabile, antibatterico e può imitare altri materiali di pregio. È anche riciclabile.

Come si pulisce

Si passa una spugna bagnata, con un detergente neutro o uno sgrassatore. Meglio non lasciar seccare le macchie per evitare, poi, aloni.

7 - LAMINATO

Disponibile in tantissime finiture e colori, può riprodurre l’effetto (anche tattile) di altri materiali.
Le ante in laminato si formano pressando fogli di carta impregnati con resine sintetiche. Con speciali lavorazioni di postformatura si riescono a ottenere ante
curvate e senza spigoli. Igienico e resistente a graffi e abrasioni, è sensibile al calore.

Come si pulisce

Lo sporco quotidiano si elimina con un detergente neutro passato con panno in microfibra; per quello ostinato usa il detersivo per i vetri con una spugna. Asciuga subito dopo, per evitare aloni.

8 - LEGNO

Naturale al 100%, non esiste più solo in versione ‘classica’ ma anche contemporanea e industrial.
Il legno è l’unico materiale ‘vivo’ che, nel tempo, subisce delle naturali modifiche in risposta all’ambiente in cui si trova e all’uso quotidiano. Con le nuove finiture (oliatura, verniciatura, sbiancatura...) si adatta a ogni stile, dal classico al più attuale. Le ante in questo materiale sono molto resistenti e durevoli ed eventuali graffi o segni di usura si riparano facilmente.

Come si pulisce

Per macchie e unto si passa un panno morbido inumidito con acqua e detergente neutro seguendo il senso della venatura, poi si asciuga. Vietati candeggina e solventi.

9 - POLIPROPILENE

Funzionale e easy, perfetto per cucine giovani, ha tantissime finiture per soluzioni su misura.
Il polipropilene (PP) è un polimero termoplastico, privo di cloro, resistente a calore, luce e umidità. Valida alternativa a PVC e ABS, è quindi ben adatto all’impiego in cucina e nell’arredo.

Come si pulisce

Si usa un panno in microfibra, imbibito con sapone di Marsiglia o detersivo neutro diluito in acqua. Evitare assolutamente solventi e detersivi abrasivi o con alcol, acetone o ammoniaca.

10 - TERMOSTRUTTURATO

Dal legno venato all’effetto cemento: con questo materiale puoi giocare all’infinito.
Le ante in termostrutturato sono formate da un pannello in fibra legnosa rivestito da uno strato decorativo più resina melaminica che viene ‘strutturato’ ad alta temperatura per assumere l’aspetto dei materiali più vari. Molto durevole, resiste bene a graffi e sostanze chimiche.

Come si pulisce

Si usa un panno morbido con detergente neutro. Per le macchie più ostinate serve una spazzola morbida o una spugna, con detersivi liquidi o detergenti neutri.

Testi

Elena Favetti