Divano New York [Saba, ø cm 230x100x70h € 4.200]; poltrona Barcelona di Mies van der Rohe in un’edizione degli Anni ’60 scovata in un mercatino vintage, così come le sedie Fanett Anni ’50,
il tavolo Tulip di Eero Saarinen e il lampadario Sputnik degli Anni ’70.
Tante finestre e una sola parete disponibile: la scelta è obbligata? No, Veronica evita
la soluzione più scontata e posiziona il divano al centro, creando una zona conversazione separata dal pranzo.
Il terrazzo alla veneziana è stato realizzato da un artigiano parigino che ha fatto scegliere alla padrona
di casa granulometrie e colori delle inclusioni.
Sedia girevole Anni ’70 [Siemens].
La camera da letto è stata riproporzionata, ricavando un piccolo studio che all’occorrenza diventa camera per gli ospiti. Veronica ha eliminato la porta che dava sul living e l’ha trasformata
in una nicchia a doppio uso: in questa stanza l’ha attrezzata con la postazione computer (con mini scrittoio estraibile!), mentre dal lato del soggiorno la nicchia contiene l’impianto audio.
Sulla parete doccia, piastrelle in maiolica Blu Ponti [Ceramica Francesco De Maio,
cm 20x20]; a pavimento, piastrelle Pico disegnate da Ronan & Erwan Bouroullec in grès porcellanato [Mutina, da cm 120x120].
Anche in bagno Veronica non ha rinunciato al décor e ai grandi maestri del design: le piastrelle ’Blu Ponti’ sono state disegnate in 33 decori da Gio Ponti tra il 1960 e il 1962 per l’Hotel Parco dei Principi di Sorrento, il primo design hotel
al mondo.
CasaFacile > Case > Ispirazioni > Arredi tailor made, icone del design e tanta luce nel mini appartamento parigino
Dal matrimonio tra design storico e arredi tailor made nasce lo stile che più amiamo oggi. Ce lo racconta questa casa parigina, inondata dalla luce!
Tanta luce e un’insolita forma triangolare: il potenziale di questo mini appartamento nel cuore di Parigi non è sfuggito all’occhio professionale di Veronica (è architetto!) che è così diventata ‘committente di se stessa’ e si è cimentata con l’ottimizzazione di questo piccolo spazio abitativo.
Le scelte fatte
«La casa ha ben nove finestre in soli 60 mq: è stato come trovare un tesoro!» Questi molteplici affacci hanno guidato lo studio delle prospettive interne e il vecchio trilocale senza un vero bagno (e con una cucina sproporzionata) si è trasformato in un ambiente continuo, fluido e ultra chic, senza spazi sprecati.
Il tocco di stile
Veronica ha saputo ristrutturare questa casa d’epoca senza snaturarla: qui le icone dei maestri del design si sposano con soluzioni funzionali e moderne, dando vita a una ‘convivenza’ fortunata e decisamente scenografica.