Progetti degli architetti

Ricavare un loft su due livelli da un magazzino

Con la realizzazione di 2 soppalchi, un ex deposito di 50 mq diventa un appartamento di 70 mq per un single (e c’è anche la stanza per gli ospiti!)

Un nostro lettore di Milano ha acquistato un vecchio deposito per trasformarlo nella propria casa e per trovare la soluzione più adatta alle sue esigenze ha contattato il nostro architetto CF Style Angelo Nardozza.
I suoi desideri? Due ‘vere’ camere da letto (una matrimoniale per sè e una per gli ospiti) distinte dal grande soggiorno con cucina.
Ecco
la soluzione dell’architetto CF style.

Il progetto

  • Chiesti i necessari permessi in Comune e il cambio di destinazione d’uso, sono state aperte delle nuove finestre sia sul lato d’ingresso sia su uno dei muri lunghi, così da garantire i corretti rapporti aeroilluminanti.
  • Accanto all’ingresso sono state realizzate due nicchie adibite ad armadi e, davanti alla finestra, una scala a chiocciola che permette di accedere al primo dei due soppalchi, dove si trova la camera padronale, che dà sul living.
  • Sul lato opposto del locale, sfruttando gli attacchi esistenti si ricavano, al piano terra, il bagno e la cucina a vista.
  • Sopra la zona servizi, adesso c’è un secondo soppalco, adibito a stanza per gli ospiti. Vi si accede tramite una scala a pioli fissa, in acciaio. La presenza di una finestra in quota consente di chiudere con una parete la stanza, separandola dal living ma garantendole una buona illuminazione.
  • I materiali scelti per il loft sono di ispirazione industriale: il pavimento del piano terra è in cemento levigato, mentre cucina, piano lavabo del bagno e parte delle pareti divisorie sono realizzate e rivestite con pannelli in fibra di legno (li trovi da Leroy Merlin) che, oltre a essere low cost, danno un tocco décor all’ambiente. Tutto il resto del locale è dipinto in bianco, per aumentare la luminosità.

Vuoi anche tu una consulenza da parte di uno dei nostri architetti CF Style? Qui trovi l'elenco completo per tutta Italia.

 

Testi

Elena Favetti

Progetto

architetto Angelo Nardozza