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Regolarità edilizia: cos’è, quando serve e come si verifica

Quando stai acquistando un immobile o lo vuoi vendere, la prima cosa che devi verificare è la sua regolarità edilizia, analizzando le modifiche che sono state apportate nel tempo.

COSA DEVI CONTROLLARE:

  1. Fai una ricerca in Archivio Edilizio per trovare tutte le pratiche depositate e protocollate in Comune, quella che devi prendere in considerazione è sempre l’ultima, parti da questa e verifica se corrisponde alla situazione attuale dell’immobile.

  2. Procurati la planimetria catastale e verifica che ci sia coerenza con la pratica edilizia e lo stato di fatto, tutte e 3 le cose devono sempre corrispondere.

  3. La destinazione dei locali e le misure, anche le altezze devono sempre essere le stesse in tutti gli atti.

  4. Controlla se l’immobile ha l’agibilità, la stessa può non esserci se si tratta di costruzioni che risalgono a prima del 1934.

     

    CHE FARE SE QUALCOSA NON QUADRA

Se dalla ricerca fatta risultano delle irregolarità, si deve valutare insieme ad un tecnico l’entità del problema e capire quale procedimento applicare. Le principali difformità che puoi riscontrare sono in ordine di gravità le seguenti:

  • Lievi modifiche all’assetto planimetrico
  • Modifiche su parti strutturali dell’edificio
  • Cambi di destinazione d’uso con opere edilizie

Le difformità in genere ricadono principalmente nei 3 casi elencati e le pratiche Edilizie che si possono applicare per regolarizzare la situazione sono:

  • Cila in Sanatoria
  • Sanatoria Art.37 Dpr 380/2001 con Scia
  • Sanatoria Art.36 Dpr 380/2001 con Scia

Per ogni pratica, sono sempre previste delle sanzioni a seconda dei casi, e cosa molto importante, la difformità può essere conservata, mantenuta, solamente se rispondente alla normativa attuale e alle volte alla norma del periodo in cui è stato fatto l’abuso.

 

Molte volte si fanno delle modifiche senza sapere che esse necessitano di titoli abilitativi, spesso si pensa di poter apportare piccoli cambiamenti senza dover chiedere il permesso, perché si crede che l’opera sia di lieve entità, ma purtroppo così non è. Tutte le volte che si interviene sui muri, anche sui tramezzi, si deve comunicare al Comune la variazione che si intende fare.

 

Senza permessi non puoi:

  1. Spostare una porta interna
  2. Aprire un varco tra cucina e salotto
  3. Togliere il muro che divide l’ingresso dal soggiorno e creare un living unico
  4. Non avere l’antibagno

 

RICAPITOLANDO

  • Raccogli i documenti dell’immobile, piantine e permessi comunali.
  • Dividi sempre i disegni catastali da quelli comunali (non sono la stessa cosa).
  • Controlla che lo stato attuale corrisponda all’ultima pratica depositata in Comune.
  • Verifica che tutto coincida anche con la planimetria di Catasto.

Ricordati anche che, se non c’è coerenza tra i documenti, l’atto notarile non si può fare. Non spaventarti, di solito si regolarizza tutto, ma prima di intraprendere qualsiasi strada e di andarne a parare con un tecnico Comunale, consulta un professionista del settore per capire come procedere, limitando le sanzioni e le tempistiche perché alle volte i procedimenti richiedono più documenti da produrre e diversi mesi per definire le pratiche. Devi sapere che le sanatorie non sono un Condono edilizio, sono delle regolarizzazioni che si possono applicare sempre.

 

 

Testi

Carlotta Pesce