Affittare casa per brevi periodi

Le pratiche burocratiche per affittare la tua casa

Anche gli affitti brevi sono regolamentati da un iter burocratico e necessitano di alcuni trucchi per la gestione. Scopri con noi come metterti in regola!

 

La pubblicazione del tuo annuncio sulle piattaforme online è la parte finale di un percorso necessario per mettersi in regola e praticare in modo responsabile gli affitti brevi. Ecco quello che devi sapere.

  • conoscere il regolamento regionale e la normativa più vicina allo svolgimento dell’attività di affitto breve che vuoi svolgere;
  • scegliere se praticare la locazione turistica o aprire una struttura ricettiva (la casa vacanze oppure il B&B).


Nella tua città o regione cerca un’associazione di riferimento o un’agenzia di servizi per gli affitti brevi, che ti aiuterà nel disbrigo delle pratiche o ti consiglierà la soluzione migliore. Oppure puoi fare da te, recuperando la documentazione in Comune e seguendo le istruzioni per rendere la casa idonea a ospitare i turisti, con le dotazioni obbligatorie a seconda della formula scelta. È un percorso che sembra talvolta accidentato, da svolgere sia online sia personalmente agli sportelli, ma tieni conto che dovrai farlo una volta soltanto. Anche le operazioni come riscuotere e versare l’imposta di soggiorno diventeranno presto poco più di una routine.


Ecco i passi da compiere per avviare nel modo corretto l’attività della tua struttura ricettiva CAV - casa vacanza (per il nostro esempio abbiamo scelto il Comune di Milano):

  1. dichiarazione di avvio dell’attività di casa vacanza al Comune di Milano. È un’operazione che deve essere svolta online sul portale del SUAP (Sportello Unico Attività Produttive);
  2. comunicazione dei dati degli ospiti alla Questura. Il servizio richiede delle credenziali di accesso; per ottenerle serve compilare un modulo che identifica la tua struttura ricettiva e presentarlo all’Ufficio notifiche alloggiati della Divisione Anticrimine, oppure tramite PEC;
  3. comunicazione dei flussi turistici alla Regione, vale a dire la dichiarazione di quanti ospiti hanno soggiornato presso l’appartamento e del loro paese di provenienza;
  4. raccolta della tassa di soggiorno (a Milano per le CAV ammonta a 3 € a notte per ogni ospite che soggiorna. Il versamento nelle casse del Comune si effettua una volta al mese, entro il 15 del mese successivo a quello interessato. Gli adempimenti non sono dovuti se già effettuati dal portale (in alcune città Airbnb, per esempio) come prevede la legge.


Devi infine dotarti di

  • PEC
  • firma digitali
  • dati catastali
  • pianta appartamento
  • polizza RC per responsabilità verso clienti
  • sistemi di sicurezza
  • dotazioni obbligatorie.

 

 

Le autrici di questo articolo:

Giuliana Barilli e Chiara Odorizzi di Share’n Wow sono specializzate in ristrutturazioni e restyling di spazi per affitti brevi. Una mini squadra di architetti veloci, concreti e creativi in grado di offrire pacchetti modulari di intervento, personalizzabili secondo le tue esigenze. Per info: [email protected]

Antonella Brugnola, superhost di Airbnb, è autrice del libro 'Fare business con l’home sharing' [Hoepli 19,46 su » amazon.it]. È rivolto sia a chi sta per cominciare e non vuole sbagliare, sia a chi è già partito e vuole migliorare la sua proposta turistica.

Testi

Giuliana Barilli / Chiara Odorizzi / Antonella Brugnola

Foto

Pixabay.com

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