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Avere una pensione… anche se si è casalinghe o studenti

Hai già pensato a una pensione integrativa? Qui ti spieghiamo come muoverti per capire quale investimento economico sia adatto a te

Il mondo, anche quello previdenziale, è cambiato. Chi è oggi inserito nel mondo del lavoro, e chi ancora deve entrarci, avrà al termine della propria carriera, un trattamento pensionistico molto diverso rispetto a chi ha smesso di lavorare 20 o anche solo 10 anni fa.

Per questo motivo diventa fondamentale muoversi per tempo anche, ma non solo, per raccogliere informazioni e scegliere un piano integrativo che ci possa garantire una maggiore serenità economica.

Dati alla mano, però, gli italiani pare lo abbiano ben capito. Secondo un’analisi compiuta a dicembre 2017 da Facile.it, che ha messo sotto la lente oltre 13.000 richieste giunte sul sito dal 1 gennaio al 30 novembre e relative ai fondi pensione, le ricerche su questo tema sono cresciute del 79% in un anno.

Chiariamo subito una cosa, il fondo pensione, come viene comunemente chiamato, è una sorta di investimento economico e come tale va trattato. Nella maggioranza dei casi ogni mese si versa una quota, che viene poi reinvestita dal soggetto con cui abbiamo concluso il contratto.

Nei fogli informativi che, obbligatoriamente, ci devono essere consegnati dal proponente, saranno anche chiaramente indicate le linee di investimento (e relativi rischi) in cui andranno a confluire i nostri fondi.

Tranquilli, non è una giungla ed esiste anche un organismo di vigilanza (la COVIP - Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) che tutela i consumatori!

Scegliere un buon piano di previdenza complementare può essere una risorsa importante anche per le categorie pensionisticamente più deboli come casalinghe e studenti.

Se si guarda al solo insieme delle casalinghe, in Italia un vero e proprio esercito di oltre 7 milioni di persone per le quali le condizioni economiche non sempre rispecchiano la fatica e l’importanza del lavoro che svolgono, risulta evidente il vantaggio che deriva dalla pensione integrativa; tanto è vero che, sempre secondo l’analisi di Facile.it, il peso che la categoria ha sul totale dei richiedenti informazioni è notevole: 11,7%.

I Fondi più comuni (qui un esempio), consentono di richiedere anticipi di quanto versato, fino a circa il 75% del totale, per svariate ragioni tra cui spese mediche proprie o dei componenti il proprio nucleo familiare, l’acquisto della prima casa o anche la ristrutturazione di immobili di proprietà.

In misura percentualmente inferiore (mediamente fino al 30% del capitale versato), anche senza alcuna motivazione specifica.

Per riscattare parzialmente il capitale, però, molte aziende assicuratrici (con loro si stipulano questi contratti) richiedono che l’iscrizione al fondo pensione sia attiva da alcuni anni, anche 8 o 10.

Ecco quindi l’importanza di muoversi per tempo e la ragione che spiega come quasi un terzo delle richieste monitorate dal comparatore Facile.it (32%) provenga da una persona con età compresa fra i 25 ed i 34 anni e, anche, come poco meno dell’8% delle domande sia legato a beneficiari attualmente…studenti.

In effetti sono proprio i più giovani quelli che corrono i maggiori rischi, di percepire, a fine carriera, una pensione pari a meno della metà del loro ultimo stipendio. E allora…meglio pensarci per tempo.

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Andrea Polo - Direttore Comunicazione Facile.it

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