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Icone del design: la poltrona Bardi’s Bowl Chair

Alessandra Barlassina

Alessandra Barlassina  •  Gucki

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La poltrona Bardi's Bowl Chair nasce dall’incontro tra due geometrie perfette: la sfera e il cerchio.

La mezza sfera imbottita della seduta contiene due cuscini rotondi ed è sostenuta da una struttura circolare in acciaio con quattro gambe.

Cerchi-dentro-cerchi-su-cerchi, la forma perfetta. Semplice ed essenziale, ma con tutta la forza del gesto progettuale dell’architetta italo-brasiliana. La poltrona era rimasta un prototipo fino a quando Arper, in collaborazione con l’Instituto Bardi/Casa de Vidro di San Paolo, l’ha messa in produzione nel 2012 per la prima volta, in un’edizione limitata di 500 esemplari numerati.

Dai disegni di Lina Bo Bardi si vede come avesse immaginato una poltrona essenziale, in grado di adattarsi alle circostanze. La seduta imbottita non è fissata alla struttura, si può orientare e impilare con altre, come si impila la struttura in acciaio delle gambe. Le linee curve e la forma morbida incoraggiavano, già negli Anni ’50, a sedersi in modo rilassato, invitavano a una postura naturale e informale. Un dettaglio che è una rivoluzione sociale e anticipa quella culturale degli Anni ’60.

C'è un gusto di vittoria e di meraviglia nell’essere semplici. Non ci vuole tanto per essere ‘molto’. [Lina Bo Bardi]

Designer: Lina Bo Bardi (Roma 1914 – San Paolo del Brasile 1992).

Produttore: Arper

Prezzo: € 5.636

Progettata nel: 1951

Idea: giocare con i cerchi e creare una seduta fatta di una mezza sfera retta da un anello metallico.

Materiali: rivestimento in tessuto o pelle nera naturale, scocca in acciaio nero.

Curiosità: l’originale in pelle nera della Bowl Chair, 1951, si trova a San Paolo del Brasile nella Casa de Vidro, capolavoro dell’architettura moderna progettata da Lina Bo Bardi che è stata la sua casa, oggi sede dell’Istituto che custodisce e promuove la sua eredità culturale.

Prima nera, poi... Inizialmente, la Bardi’s Bowl Chair era soltanto in pelle nera. Arper ha introdotto il rivestimento in 7 colori (e altrettante versioni Nuance, con i cuscini in un tessuto dello stesso colore della seduta, ma in una diversa tonalità). Scelta che riflette i coloratissimi disegni di Lina Bo Bardi.

Per saperne di più, due libri su Lina Bo Bardi: ‘La dea stanca. Vita di Lina Bo Bardi’ di Zeuler R. Lima, Ed. Johan&Levi; ‘Lina. Avventure di un’architetta’ Angela Leon, Topilettori (illustrato, perfetto per grandi e piccoli).

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