Icone del design

Icone del design: la poltrona Barcelona

Barcelona è una vera icona senza tempo... o meglio, attraversa le epoche. Nata per una precisa occasione, il Padiglione Tedesco all’Expo Universale del 1929 Barcellona, si ispira direttamente allo scranno etrusco con sella e gambe pieghevoli utilizzato nella Roma antica.

A ben vedere quelle balestre di metallo curvilinee (non tubolari) e le imbottiture rimandano direttamente all’esperienza Bauhaus. Barcelona è regina indiscussa del Movimento moderno, e con alcuni aggiustamenti produttivi ritardati dal secondo conflitto mondiale, giunge a noi praticamente fedelissima all’idea originaria.

L’ho disegnata per il riposo di un re! (Ludwig Mies van der Rohe, riferendosi al fatto che l’Expo diBarcellona fu visitato da Re Alfonso XIII e dalla Regina di Spagna).

C’è un dettaglio che rende davvero unico questo progetto: il raccordo elegante e quasi organico di esili linee curve, incrociate e riverse (schienale e seduta quasi come petali di fiore), capaci di accogliere e ammorbidire i parallelepipedi che creano schienale e seduta. Come in quasi tutte le icone del design, ossimoro (duro/morbido), allegoria (riferimenti naturali) e molto altro ancora consegnano un oggetto all’eternità.

Designer: Ludwig Miesvan der Rohe (1886 – 1969).
produttore: Knoll, dal 1948.
prezzo: a partire da € 6.575
progettata nel: 1929
idea: una poltrona studiata per la produzione in serie, acciaio e linee essenziali. materiali: acciaio cromato lucido e cuscini rivestiti in pelle pieno fiore, formati da 40 riquadri lavorati ancor oggi artigianalmente.
dettagli: anche il retro sifa notare per eleganza ed essenzialità. Le cinghie tamponano lo scheletro in acciaio e permettono l’alloggiamento dei cuscini. Barcelona può anche essere dotata di poggiapiedi.
versioni: nel 2014 è stata introdotta la versione Relax, ancora più accogliente.
curiosità: all’inizio, Barcelona fu prodotta con struttura in metallo tenuta da bulloni e una cuscinatura in pelle naturale. Il designer, poi, la ‘rivide’ nel 1950, dandole l’aspetto che vediamo ora.
lo sapevi che: nel 1938, Mies van der Rohe fugge dalla Germania e si trasferisce a Chicago, dove dirige l’Illinois Institute of Technology. Tra i suoi studenti ha Florence Knoll, che anni dopo lo contatterà per avere i diritti di produzione dei suoi arredi (li puoi vedere tutti su knolleurope.com).

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Giorgio Tartaro

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