Giardinaggio

A scuola di fiori con La Fiorellaia: la Dalia

Una sua follower l’ha definita una ‘spacciatrice di gioia floreale’: Cecilia Paganini (La Fiorellaia) è una profonda conoscitrice dei fiori, ma soprattutto ne è un’amante... contagiosa. Tra consigli pratici e curiosità, ci regala conoscenza e bellezza e questo mese ci parla della Dalia

Oggi scopriremo la dalia, un fiore dalle mille forme e colori, anche molto diverse fra loro, e che è spesso protagonista di mazzi e allestimenti in questo periodo dell’anno.

TUBERI DA MANGIARE

Le dalie furono importate in Europa dall’America Centrale per essere... mangiate! Le radici tuberose sono commestibili e possono essere consumate crude oppure cotte, un po’ come le patate. Gli spagnoli, quando a fine Settecento assaggiarono i tuberi, però, non li trovarono esattamente gustosi: il tubero infatti è coriaceo e piuttosto acido. Rimasero tuttavia colpiti dalle meravigliose fioriture: fu così che le dalie iniziarono a essere diffuse per la coltivazione in giardino.

LA COMPOSIZIONE

Oggi impariamo insieme a fare una composizione versatile, adatta a diverse occasioni. Potrete usarla come centrotavola o dividerla per decorare tanti angolini della casa. Impariamo a sfruttare la bellezza dei fiori presi singolarmente in tanti piccoli vasi o bottigliette. Vorrei che vi focalizzaste sulla scelta di forme ed equilibri lavorando con un supporto molto semplice: in questo modo, potrete comprendere a pieno come diversi accostamenti portino a diversi risultati. Se sceglierete di abbinare dalie viola e arancioni, avrete un risultato molto energico e vivace, se abbinerete fiori bianchi e rosa otterrete una composizione più romantica e rassicurante. Per questa composizione potete riciclare bottigliette in vetro o vasetti a uso alimentare.

Come si fa

  1. Lavate le bottigliette con acqua e un po’ di candeggina: non è una banalità, aiuta i fiori a durare più a lungo!
  2. Posizionate i fiori che avete selezionato sul banco di lavoro e divideteli in base a colore e varietà: questo metodo vi aiuterà a esser consapevoli del materiale a vostra disposizione.
  3. Rimuovete le foglie ed eventuali parti secche del fiore. Se le dalie vengono dal vostro giardino è più probabile che ci siano parti da rimuovere, è normale! I fiori in natura sono meravigliosamente imperfetti.
  4. Prima di immergere il fiore nel vasetto, effettuate il taglio in diagonale nella parte bassa del gambo (ripetetelo regolarmente quando cambiate l’acqua).
  5. Giocate con i colori scegliendoli ton sur ton nella stessa palette o a contrasto, come ho fatto io.
  6. Facendo una composizione con sole dalie potrete apprezzare al massimo la loro varietà. Regolate gli steli ad altezze diverse per creare movimento. Ricordate: le dalie sono così ‘scenografiche’ che stanno bene anche suddivise in piccoli gruppi o in vasetti monofiore da spargere per la casa, disegnando un percorso di bellezza!

 

Curiosità

Nella famiglia delle dalie troviamo tantissimi ibridi e varietà, che offrono una ricca fioritura per tutta l’estate e fino all’autunno. Rosa vivace, porpora, arancione, bronzo, rosso, viola: di qualunque colore si tratti, quello della dalia sarà sempre molto luminoso e vivace, al contrario di altre fioriture in apparenza più spente, come le rose. Anche per le forme, provate a scoprirne tutte le declinazioni: esistono dalie singole, a palla, a pompon, a collaretto... Le dalie a cactus hanno stretti petali appuntiti, quelle a ninfea hanno i petali radi e un aspetto un po’ schiacciato. Io amo utilizzarle negli allestimenti, ma in estate il fiore reciso soffre le temperature, per cui è preferibile utilizzarlo in questi mesi meno caldi. Le dalie sono facilissime da coltivare. La pianta richiede uno sforzo minimo perché non è soggetta a particolari malattie o a soffrire le condizioni di un terreno inadatto. Un accorgimento per la piantumazione dei bulbi è di mantenere tra di essi una distanza di 20-30 cm: le radici hanno bisogno di spazio. Con l’abbassarsi delle temperature, proteggete i tuberi dal gelo. L’unico pericolo per le dalie durante le prime fasi di vita è l’interesse delle lumache, che sono ghiotte dei loro germogli. Se volete evitare il lumachicida, vi svelo un metodo un po’ crudele ma efficace: ricoprite il terreno di gusci d’uovo spezzettati che lo rendono tagliente.

Testi

Cecilia Paganini

Foto

Mara Brioni