Giardinaggio

A scuola di fiori con La Fiorellaia: il Crisantemo

Una sua follower l’ha definita una ‘spacciatrice di gioia floreale’: Cecilia Paganini (La Fiorellaia) è una profonda conoscitrice dei fiori, ma soprattutto ne è un’amante... contagiosa. Tra consigli pratici e curiosità, ci regala conoscenza e bellezza e questo mese ci parla del Crisantemo

Come procede il vostro autunno? Io mi sto godendo i bei tramonti dalla luce avvolgente e il lento colorarsi della natura intorno a me...Questo mese andiamo alla scoperta del crisantemo. Osservate le fotografie: quante straordinarie varietà da scoprire, di questo ottimo alleato per chi ama la composizione e il giardinaggio.

UN PREGIUDIZIO DA SFATARE

Sapete perché in Italia i crisantemi hanno questa etichetta ‘funerea’? Semplicemente perché crescono, coloratissimi, nella stagione autunnale, quando cade la commemorazione dei defunti. Già le nostre nonne erano solite recidere e portare questi fiori ai loro cari, cogliendoli nei propri giardini. In altre parti del mondo sono scelti per motivi opposti: in Cina e in Corea per matrimoni, compleanni e occasioni solenni; in Giappone sono il fiore nazionale (nel Palazzo Imperiale ci sono piante bellissime); in Gran Bretagna e Australia si donano alle mamme, giocando sulle ultime lettere della parola Chrysante-mum. Impariamo allora a usarli per occasioni diverse!

LA COMPOSIZIONE

Che ne pensate di un bel mazzo gigante dai colori autunnali, da mettere in casa o da regalare? Ho scelto crisantemi di 5 varietà in colori autunnali, da abbinare a rami in faggio stabilizzato (cioè trattati con la glicerina, che ne blocca la maturazione e li rende praticamente eterni)! Invece dei rami stabilizzati potete usare rami che trovate in natura: avrete comunque un risultato pazzesco, parola di Fiorellaia!

Per realizzare questo mazzo servono solo una buona dose di pazienza e un po’ di manualità. Vi insegnerò un nuovo metodo: inserire i fiori dall’alto. Non è particolarmente semplice, ma che soddisfazione!

  1. Iniziate pulendo i fiori. Fondamentale pulire bene lo stelo da tutte le foglie: il fiore dura più a lungo, non si creano batteri dannosi quando il gambo sarà a contatto con l’acqua, la composizione ha un effetto molto più ordinato.
  2. Pulite anche la parte bassa dei rami, per facilitare la lavorazione, in modo da assicurarvi che i rami siano senza foglie dalla spirale del mazzo in giù.
  3. Iniziate dal verde e scegliete quale sarà la struttura alla base del mazzo. Posizionate il verde formando una spirale (come arrotolando gli spaghetti per buttarli in pentola). Decidete se restare contenuti o se creare una base ricca (io scelgo la seconda opzione!)
  4. Inserite i fiori uno per volta, mixando forme e colori. Tenete saldo tra pollice e indice il mazzo, ma non stringete troppo: un po’ di agio serve per inserire ed eventualmente sistemare le altezze dei fiori. Questo metodo vi permette di cambiare il posizionamento più volte.
  5. Quando siete soddisfatti del risultato, chiudetelo con della rafia, così che il mazzo sia ben saldo, e pareggiate l’altezza degli steli affinché, una volta immersi in acqua, potranno bere tutti. I crisantemi richiedono acqua abbondante, per cui siate generosi!

SUPER TRICK: spezzare e non tagliare! Per rinnovare il taglio ai crisantemi, no a coltellino e cesoie: preferiscono essere spezzati con le mani perché i lamenti che si creano li fanno bere meglio!

Curiosità

Il crisantemo è una pianta perenne ed erbacea, semplice da coltivare in giardino: ricresce ogni anno. Dovete però dargli molta acqua in estate e mettere le piante ben distanziate: le radici crescono fino a 50 cm di lunghezza e se sono troppo vicine tendono a soffocarsi a vicenda. Quella dei crisantemi è una famiglia molto variegata, della quale conosciamo solo una piccola parte.

Potete trovare crisantemi a pompon, a spray, a ragno, con centro ad anemone... Lasciatevi stupire dall’infinità di colori e forme, sono certa che un mazzo di soli crisantemi, di varietà diverse, vi farà impazzire! Le varietà più petalose (quindi tutte tranne il crisantemo momoko e il margherita) hanno una fioritura molto lenta. Anche una volta recisi dunque, gli ci vorrà fino a due settimane per assorbire l’acqua e vi sapranno stupire di giorno in giorno, diventando sempre più voluminosi. Come sempre, ricordatevi di cambiare l’acqua nel vaso e anche di rinnovare il taglio.

Volete regalare il mazzo? Confezionatelo con la carta da pacco. Tagliate due fogli di carta e mettetene uno su un piano. Appoggiate il mazzo e stringete la carta all’altezza della spirale. Aggiungete il secondo foglio, piegandolo per non coprire troppo i fiori e stringete all’altezza della spirale. Chiudete la carta con un nastro... il mazzo è pronto!

Testi

Cecilia Paganini

Foto

Mara Brioni