«Le tonalità che usiamo le creiamo di volta in volta personalizzandole al 100%, quindi non hanno codici definiti» spiega Isabella Franco di Lupettatelier. «Qui siamo partiti dal rosso che c’era in cucina e l’abbiamo riproposto su alcuni elementi architettonici. Per il blu-verde voluto da Giancarlo abbiamo fatto tante prove insieme a lui fino a trovare la sfumatura giusta che abbiamo usato su mobili, piastrelle e cementine, tutto realizzato su nostro disegno».
La cucina è stata realizzata su progetto di Lupettatelier in mdf laccato ottanio con top e isola in Ceppo di Grè [Falegnameria Ravelli], sospensione Smithfield con paralume in alluminio nero [Flos, ø cm 60], applique Odrey in nero e oro [Wever & Ducré].
Per dare carattere alla cucina, la nonna di Alice aveva fatto disegnare un quadrato rosso sul soffitto: ora è stato ruotato parallelo alle pareti e abbinato all’ottanio dei mobili.
Dove ora c’è la scala con l’oblò, prima c’era una grande apertura ad arco: questo passaggio è stato eliminato ma la sua forma è stata ripresa per tutte le porte
che dal corridoio portano
nei vari ambienti.
«Come collegare i due piani senza sprecare spazio in entrambi i livelli? Con gli architetti abbiamo stabilito che la soluzione migliore fosse una scala a rampa unica» racconta Alice. Invece di nasconderla, è stata esaltata rivestendone in legno anche l’intradosso che rimane a vista: una vera scultura ‘sospesa’.
A fare da contrappeso al bianco di pareti e imbottiti ci sono dettagli dalle geometrie
nette nei colori scelti da Alice e Giancarlo. Così l’oblò che dà luce
alla scala si protende rosso verso il divano davanti al quale
spicca il sideboard ottanio e a raccordare e definire lo
spazio c’è il tappeto che ricorda il gioco
della campana.
Anche lo chandelier sopra il tavolo è un pezzo della nonna che è stato salvato e conservato.
Tolti i bracci rovinati e pulito per tornare a scintillare, il lampadario in cristallo che incantava Alice quando era bambina è stato fissato in modo da cadere al centro del tavolo. Per dargli più importanza, nel controsoffitto che cela la nuova struttura del soffitto è stato aperto un oblò che lo circonda
e lascia vedere le travi.
Divano e dormeuse sono stati realizzati su misura dal tappezziere, ne trovi di simili di [Febal Casa, Calligaris e Désirée]; tavolo, sedie e lampadario in cristallo della nonna di Alice; sul mobile sideboard realizzato su progetto di Lupettatelier da [Falegnameria Ravelli] come la scala con l’oblò in rete metallica; lampada May Day Flos, ø cm 22x53h]; applique Odrey [Wever & Ducré]. Sul tappeto Island Mint [Sirecom], tavolini colorati vintage [da Magazzino 76].
La zona studio ricavata alla base della scala accanto alla finestra è risolta con una semplice scrivania a mensola su cui spicca l’amatissimo telefono giallo della nonna. Scrivania a mensola in legno realizzata da [Falegnameria Ravelli] con poltroncina Eames
DAW bianca [Vitra, cm 62,5x60x83h]. Tappeto Island in bambù e lana taftati a mano [Sirecom],
coppia di tavolini vintage acquistata da [Magazzino 76].
L’idea vincente proposta da Lupettatelier è stata di aprire una porta sul retro
che si affacciasse sul giardino e di realizzarla in vetro esattamente come quella di ingresso. «Entrando in casa, ora si prova una sensazione magnifica perché lo sguardo corre subito al giardino sul retro» dice Alice. Questa sensazione è sottolineata anche dalla posa del parquet a spina francese che spinge l’occhio proprio in quella direzione.
Lo spazio di passaggio tra arrivo della scala e suite matrimoniale è connotato da un’intera parete a specchio che non solo dilata lo spazio e moltiplica la luce ma nasconde una cabina armadio tutta di Alice.
Al posto di una delle camere matrimoniali è stata ricavata la stanza padronale con bagno interno. Lo spazio è sfruttato per un’intera parete con un armadio a tutta altezza e con un letto su misura con boiserie e box sottorete.
Letto con box, boiserie, mensole e panca con contenitori sottopiano realizzati su disegno di Lupettatelier da [Falegnameria Ravelli], applique orientabili in rovere Dots [Vibia, ø cm 17,5].
Rimpicciolendo la camera padronale è stato possibile ricavare anche un bagno a uso esclusivo abbastanza grande da poter contenere la vasca. Seguendo lo stile della casa si è osato un effetto scatola dipingendo soffitto e parte alta dei muri in color mattone e creando una boiserie con zellige smaltate color ottanio. Mobile sospeso per lavabo a semincasso realizzato su misura da [Falegnameria Ravelli], rubinetteria serie Pan [Zucchetti-Kos], applique accanto allo specchio Mirba [Wever & Ducré], piastrelle tipo zellige ottanio [Mosaic Factory].
Letto con seconda rete estraibile e testiera con libreria realizzata su progetto da [Falegnameria Ravelli], tavolino in metallo [Cargo Hi-Tech], tenda gioco Teepee [simili di Maisons du Monde, Eminza e su Etsy].
Eliminati orpelli e tappezzerie, la camera di Carlo è stata decorata creando delle nicchie colorate in un freschissimo verde menta. Per fare ordine la testata del letto ha un lato a ripiani e l’altro a mensola: così lui può gestire da solo le sue letture.
Per lasciare ampio spazio al gioco in camera, l’armadio a 6 ante è stato inserito nel disimpegno sul quale si affaccia anche il bagno di Carlo. Qui il color menta riveste armadio, pareti e soffitto.
Mobile sospeso per lavabo [Falegnameria Ravelli], piastrelle a parete Regolo [Appiani], cementine a terra realizzate su disegno di Lupettatelier [Mosaic Factory], rubinetterie serie Pan [Zucchetti-Kos], applique Talo [Artemide].
Anche qui come in cameretta, i colori che dominano sono il verde e il bianco: a terra con delle cementine dall’effetto tridimensionale che giocano anche con una tonalità bosco, e sulle pareti dove le zellige candide sono definite da fughe menta.
Contestualmente alla ristrutturazione è stato rivisto anche tutto l’eterno della villetta, infissi compresi. Al posto del marrone precedente, si è deciso di dare eleganza scegliendo un intonaco color grigio cemento abbinato a scuri e boiserie in tonalità asfalto: in questo modo anche le cornici e le modanature bianche tornano a essere protagoniste.
Per dare un tocco di verve, la pavimentazione in cementine [Mosaic Factory] presenta un decoro geometrico in grigio perla, rosso mattone e giallo (sì, proprio quello del telefono della nonna!).
Una casa ereditata, tutta da ripensare per rispondere alle esigenze di una famiglia moderna, ma senza scordare il passato. Anzi: partendo da un soffitto rosso lasciato dalla nonna...
Qui Alice, da bambina, ha passato tante giornate a giocare con i tesori dell’adorata nonna che due anni fa le ha lasciato in eredità parte di questa casa, una villa su tre livelli dei quali ora lei possiede il pianterreno e metà del primo. L’immobile era tutto da sistemare, esterni compresi e lei e il marito si sono affidati allo Studio Lupettatelier a firma di Isabella Franco e Cecilia Avogadro per un rinnovo totale.
Le scelte fatte
«Siamo partiti dalla scala interna perché era l’elemento strutturale che avrebbe determinato la disposizione degli ambienti», racconta Alice, «e dal soggiorno che ha inglobato una vecchia camera da letto così, grazie alle quattro finestre, ora è luminosissimo. Nella cucina, che abbiamo deciso di tenere separata, ho voluto al centro un’isola sulla quale mangiamo tutti i giorni, proprio sotto il riquadro rosso mattone che aveva fatto dipingere mia nonna». Ed è proprio questo colore caldo che diventa il filo conduttore di tutta la casa, perché va a rivestire gli archi e il soffitto dell’ingresso, l’oblò della scala e infine crea un effetto scatola nel bagno padronale. A fargli da contrappeso c’è il color ottanio di mobili e piastrelle scelto da Giancarlo. Il tutto è coordinato dal parquet in rovere posato alla francese e dal gioco di cementine che spuntano, multicolori, dentro e fuori.
Il tocco di stile
Gli oggetti del cuore come il lampadario in cristallo, il telefono giallo e il tavolo da pranzo ritrovano importanza grazie ai colori e ai mobili contemporanei ai quali sono accostati.
Testi
Elena Favetti
Progetto
Isabella Franco e Cecilia Avogadro - Lupettatelier [@lupettatelier]