Prima & Dopo

Come ricavare 5 ambienti in 58 mq

Nella sua piccola casa, Greta ha fatto una scelta controcorrente: invece di eliminare il corridoio, l'ha ampliato per trasformarlo in uno spazio di servizio. Adesso ha anche una micro lavanderia!

Soffitti alti e grande luminosità hanno convinto la nostra stylist Greta a scegliere questa casa. Ma come rendere capienti e razionali 58 mq, ricavando
anche uno studio? 

Le scelte fatte

La tentazione, in una casa piccola come questa, poteva essere di eliminare il corridoio e annetterlo al living; Greta invece ha fatto la scelta opposta: ha mantenuto il corridoio d’ingresso, addirittura ampliandolo, per farne uno spazio utile grazie a un armadio a muro (che contiene anche la zona lavanderia) e sfruttando la nicchia dietro la porta grazie a un ripostiglio chiuso da una tenda.

 

Il soggiorno, ora fulcro della casa, comunica con la cucina tramite una grande apertura che fa vedere il tavolo. La ’madia’ sospesa formata da elementi modulari (che nel tempo si possono moltiplicare in altezza) diventa anche spazio espositivo per lampade di design e stampe. Il grigio ghiaccio steso sulle pareti sommato al parquet ultrachiaro dei pavimenti fanno da sfondo perfetto ai mobili scelti per la zona relax. Oltre al maxi divano color sabbia, minimale ma supersoft, ci sono due poltrone dal mood differente: da un lato un pezzo di design quasi ’monolitico’ in nuance testa di moro, dall’altro una ’leggera’ seduta in paglia di Vienna più un pouf verde bottiglia. Al centro, un grande tappeto dal disegno geometrico in tinte pastello e tanti tavolini tutti diversi per forma e materiali. Il risultato? un mix inedito e nomade in continuo movimento, in grado di adattarsi alle esigenze del momento, così come la lampada da parete a due bracci dal look industrial.

La cucina, prima, si apriva sull’ingresso e aveva una disposizione su due lati. Greta ha chiuso la porta sul corridoio e ha creato un’ampia apertura che la collega al soggiorno. I mobili sono disposti in modo che la cucina con
il piano di lavoro resti ‘riservata’.

 

La camera da letto aveva una superficie inutilmente grande per le esigenze di Greta. Approfittando della doppia finestra di quella che prima era la camera da letto, ha ricavato due stanze più piccole e una è il suo studio. Dato che, di conseguenza, il disegno delle graniglie a terra risultava irregolare, ha scelto di posare lo stesso parquet del living per uniformare il tutto. Greta non ha mai amato gli armadi in camera così, mentre per gli abiti utilizza quello grande dell’ingresso, per la biancheria usa una cassettiera da ufficio e per gli accessori una mensola con ganci che corre lungo tutta la parete.

Lungo e stretto, lo studio, sfrutta la luce di una grande finestra ed è organizzato con scrivania e mensole fatte su misura, in modo da ’sparire’ nella parete di fondo. E un maxi pannello sulla panca è perfetto per realizzare le moodboard dei progetti di restyling.

Il bagno ha mantenuto le sue dimensioni ma è stato ristrutturato perché vecchio e poco funzionale. Tolta la mini vasca, ora c’è una maxi doccia, i sanitari e il lavabo sono compatti. Il tocco in più? Sopra la porta l’altezza è sfruttata con mensole per le scorte da tenere in scatole e ceste.

 

Il tocco di stile

La palette di colori scelta da Greta è a tinte decisamente soft e neutre per far spiccare in ogni stanza uno o due pezzi in tonalità forti o dal design importante. In ingresso ha tenuto il pavimento originale in mattonelle di graniglia, riprese in bagno, mentre un parquet chiaro riveste le zone giorno e notte. Le sfumature neutre e pastello riprendono le nuances delle vecchie graniglie e si scaldano con tocchi di ottone.

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Testi

Elena Favetti

Stylist

Greta Cevenini

Foto

Giandomenico Frassi