Ispirazioni

Un castello in Francia tra arredi fai-da-te e di recupero

Una gita in campagna, un colpo di fulmine, un trasferimento che ribalta le carte del destino. Ricomincia così la storia di una famiglia e di un vecchio castello. Rinato con pochi pezzi trasformisti e un mood tutto crema&menta

Château de Dirac è il nome del castello che Isabelle e il marito Hubert hanno scoperto durante una gita fuori porta, un’estate di qualche anno fa. E, probabilmente, è l’ideale di chi sogna una vecchia casa da arrangiare e decorare salvando i muri segnati da crepe e tappezzerie, le porte a tripla bugna, il bollitore da scaldare sui fuochi anneriti.

«Dopo il nostro rientro a Parigi, io e Hubert abbiamo passato 4 mesi chiedendoci se l’idea di trasferirci con le nostre figlie in una campagna sperduta della Charente non fosse una follia», ricorda Isabelle, «ma poi, insieme, siamo giunti a una conclusione. Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una!».
Mollati l’appartamento e le rispettive carriere, la famiglia trasloca nell’antico château e stabilisce in una delle ale riadattate l’atelier di Les Petites Emplettes, il marchio di accessori per la casa creato nel 2005 proprio da Isabelle e Hubert.
La grammatica stilistica di casa&bottega riflette il loro amore per gli oggetti semplici e naturali, nei materiali e nel concetto: arredi fai-da-te o di recupero, multistrati e legni grezzi, tracce minime o campiture piene di verde brillante. Tutte scelte che donano al living un’irresistibile allure coloniale.

Come ogni leggenda vuole, il castello di Dirac, costruito nell’arco di più secoli e con vari rimaneggiamenti, cadde in rovina. L’ultimo ammodernamento, prima dell’arrivo di Isabelle, pare sia stato fatto intorno al 1940 e ancora oggi se ne conservano le tracce.
«Le sezioni di carta da parati che ho salvato come un ricordo della storia della casa risalgono agli anni della seconda guerra mondiale» spiega Isabelle. «Perché cancellarle? Perché coprire di intonaco le crepe? Le imperfezioni raccontano qualcosa, la perfezione no» spiega con orgoglio.

Le modifiche più rilevanti effettuate da Isabelle per rendere abitabile una porzione del castello riguardano i tetti, l’impianto elettrico e quello idrico, nonché la costruzione di una sala da bagno che sa inserirsi con discrezione nel preesistente. Come? Adottando piastrelle bianche e complementi naturali. 

Testi

Grazia Caruso

Foto

Pia Van Spaendonck/cocofeatures.com