Lampade a sospensione Bon Ton N1A10 e N3E10 in alluminio verniciato con inserti in legno di rovere e ricciolo di chiusura in ottone. Design Cristina Celestino [Il Fanale, ø cm 35 e ø cm 40 € 530 e €470]. Sedie Pavia in acciaio verniciato e multistrato impiallacciato di rovere verniciato [Unico Milano, cm 46x51x81h € 230 il set da 2].
Il colore è affidato al timido verde salvia del buffet acquistato al Balon (lo lo storico mercato delle pulci di Torino) e ai toni sgargianti della testata letto fatta realizzare su disegno: il pannello imbottito è rivestito e appeso al muro con dei tasselli. Il lino écru fa da sfondo al défilé di tessuti collezionati da Elisabetta.
Cerchi una lampada in piallaccio di legno simile a quella di Elisabetta? Guarda Margherita in piallaccio di acero [balume.it, cm 50x25h € 115] o Papillon, da montare il kit, in piallaccio di acero, rovere o noce [balume. it, cm 70x55h da € 155].
Bianco effetto nuvola e tutti i toni pastello nella stanza delle bimbe. Come lampade tanti allegri balloon colorati. Per mantenere la volta originaria Elisabetta e Giuliano hanno creato un ingresso a portale attrezzato sui due lati.
Sono appaiati i lettini a casetta delle piccole Margherita e Caterina. I cuscini a stella, quelli ricamati e i festoni di bandierine sono tutti cuciti da Elisabetta con i disegni dell’artista giapponese Yumiko Higuchi.
Scende dal soffitto il baldacchino in tessuto posizionato accanto alla finestra. Basta slegarlo e... voilà una piccola alcova per mille giochi con gli amici orsetti.
Al posto delle piastrelle Elisabetta ha scelto una resina colorata con effetto opaco simil Tadelakt. Il piano d’appoggio dei lavabi, progettato su misura, ha delle pratiche asole intagliate porta asciugamani.
Elisabetta ha fatto del mix&match il suo segno distintivo. Tra soffitti affrescati, volte, mobili di recupero e pezzi di design, spuntano tocchi creativi a sorpresa. Tutti da scoprire e da copiare!
Un lavoro a quattro mani quello realizzato da Elisabetta e dal compagno Giuliano, architetto, per ridisegnare l'appartamento di famiglia al piano nobile di un palazzo di fine ’800 a Torino. «Studiando dove posizionare la cucina, abbiamo progettato il resto della casa», racconta Elisabetta.
Le scelte fatte
L’isola della cucina è pensata come un grande tavolo da lavoro, con i fuochi e il forno a scomparsa nella box di legno decorata con la carta da parati. Il resto della cucina, in total white, sembra scomparire sulla parete, in un’alternanza di pensili, dispense e spazi contenitivi chiusi e a giorno. Per mantenere la linea e lo stile originali della casa, oltre al recupero degli affreschi a soffitto, Elisabetta e Giuliano hanno deciso di non interrompere il disegno delle volte.
Il tocco di stile
Molti arredi sono stati acquistati negli anni al Balon, lo storico mercato dell’antiquariato, del vintage e del collezionismo di Torino, e ridipinti o del tutto trasformati. I pezzi di design, i tocchi giocosi, come la poltrona sospesa, le collezioni di gabbiette e ceste e i quadri a pois, creano un mix festoso, semplice, senza pretese ma pieno del calore della creatività. «Personalizzare la propria casa è una lenta ricerca di cose belle che si lasciano trovare un po’ alla volta e che caratterizzano uno stile» dice Elisabetta.