Ispirazioni

Orla Kiely, designer tra vintage e colore

Riconosci questi disegni? Hanno un inconfondibile tratto rétro. Abbiamo incontrato la vulcanica designer che li ha creati, Orla Kiely, che in questa intervista ci svela i suoi segreti e ci dà utili consigli

Eclettica e con una decisa passione per il vintage! Orla Kiely si è imposta come la regina indiscussa del pattern rétro, che rivisita anno dopo anno sperimentando tessuti e materiali sempre nuovi. Si va dai trench e cappelli in stile british, agli accessori e all’oggettistica per la casa (come le tovagliette Linear Stem e i sottobicchieri Flower Spot, in vendita su www.orlakiely.com), caratterizzati da inconfondibili fiori e foglie stilizzati. Texture schematiche e linee definite che si ispirano alla natura e che, disegnate dal tratto personalissimo di Orla, diventano pura grafica. Il primo outfit realizzato? «Disegnai per la mia sorellina un bomber arancio, una mini a trapezio e una borsa a tracolla. Avevo 12 anni».

D. I pattern Anni ’60-’70 sono la tua principale fonte di ispirazione. Perché trovi quest’epoca così interessante per te e per il design?
R. Perché la semplicità si coniuga con la bellezza. Le stampe hanno fantasie basic ma allo stesso tempo sono giocose, forti e colorate, come piacciono a me. I mobili e gli accessori di design di quel periodo sono belli, ma risultano anche molto funzionali. Non c’è niente di più frustrante di un prodotto poco pratico, che alla fine non puoi usare. Un buon pezzo di design deve essere ‘pensato’ sotto tutti i punti di vista.

D. Ce n’è uno in particolare che preferisci, il tuo ‘pezzo del cuore’?
R. La scimmietta di legno creata dal designer danese Kay Bojesen nel 1951: una vera scultura dalla forma smussata e semplicissima, con gambe e braccia mobili. Un classico per adulti e bambini.

D. Quali sono i designer che ammiri di più e che più ti ispirano?
R. Quelli della metà del secolo scorso come gli Eames, Verner Panton, Finn Juhl, Alvar Aalto. Anche Arne Jacobsen è tra i miei preferiti. Mi piace il fatto che abbia spaziato dall’architettura al tessile, dall’arredo agli accessori. Che talento! Mi piacciono poi anche i graphic designer come Neil Fujita e Paul Rand.

D. Come è nato ‘Stem’, il tuo pattern con le foglie stilizzate?
R. Molto spontaneamente, ispirandomi alla natura intorno a me. Osservando le foglie e gli steli di un albero, il sorbo. Prima è stato protagonista della collezione P/E 2001, stampato su tela di cotone e utilizzato per realizzare gonne e borse di tela. Poi, nella stagione successiva, abbiamo pensato di ricolorare e laminare il tessuto per le borse e gli accessori. è da lì che tutto ebbe inizio.

D. Come realizzi una palette colori? Segui uno schema definito?
R. Dipende dalla stagione. Di solito mi ispiro a quello che vedo intorno a me: mostre, spettacoli, libri, artisti, e ovviamente la natura. Ma tengo d’occhio anche le fiere di settore come ‘Design Junction’ a Londra (la cui prossima edizione si terrà dal 24 al 27 settembre, www.thedesignjunction.co.uk).

D. Il vintage oggi è molto trendy, ma spesso si teme di fare l’acquisto sbagliato. Cosa suggerisci a chi vorrebbe aggiungere qualche tocco rétro ai propri ambienti?
R. Comincerei con mescolare tra loro i pezzi. L’idea più semplice che mi viene in mente è alla portata di tutti è accostare un paralumi moderno a una base vintage. Ma a chi vuole osare in modo più deciso lo stile anni ’60 e ’70, suggerisco invece di rivestire la parte bassa delle pareti in legno e la zona restante con una bella carta da parati a contrasto.

D. Ricordi quali sono stati i tuoi primi acquisti per la casa?
R. Sì, certo. Erano un guardaroba su misura, una scrivania e una toeletta per la mia camera da letto. Scelsi un mix di teak e formica e come sfondo una carta da parati a fiori bianchi e marroni. Era tutto così Seventies!

D. Quale consiglio daresti a chi vuole intraprendere la professione di designer?
R. Al Royal College of Art di Londra coltiviamo talenti. Abbiamo da poco lanciato la Orla Kiely Scholarship. Consiglio sempre e comunque a tutti di lavorare duro e magari fare uno stage e un po’ di esperienza in uno studio di design. è molto importante credere nel proprio istinto. Per quel che mi riguarda, sono fiera di aver creato un mio stile riconoscibile, che so che alcuni addirittura definiscono ‘very Orla Kiely’ (sorride, ndr). A me piace perché è semplice, con fantasie che spero resistano nel tempo.

D. Su quali nuovi progetti stai lavorando in questo momento?
R. Oltre a una collaborazione con Brabantia, stiamo mettendo a punto la collezione outdoor per il 2016: sedie da campeggio, tavoli, ombrelloni.


Ritrova un tocco del mondo di Orla Kiely in questa idea fai-da-te:
https://www.casafacile.it/decorare-fai-da-te/il_porta-gomitoli-17943/

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