Pareti e pavimenti delle camere sono in tadelakt: un’antichissima tecnica marocchina che utilizza calce locale, lucidata con pietre di fiume e poi con sapone nero all’olio di oliva.
La testata del letto richiama il decoro del soffitto: prezioso, d’epoca e in gesso scolpito a mano, con un raffinato gioco di bianchi e grigi.
Tavoli e sedute sono realizzati su disegno da artigiani locali, come la sospensione in
rafia.
Sul bordo della piscina, l’antica porta in legno del riad. Il secchio, in gomma non pregiata, diventa un poetico coprivaso. Poltroncine simili a Copacabana [Maisons du Monde €69,99].
Bianco, nero, toni naturali e lampi di colore brillante: il pattern che torna in tutto il riad Numa trasmette relax e vivacità insieme.
Una foglia in un bicchiere da tè marocchino per un’atmosfera fatta anche di piccole cose.
Una tipica casa di Marrakech, restaurata con passione da una coppia di italiani, diventa miniera di spunti ‘stilosi’, idee handmade e spirito ecofriendly.
Letteralmente ‘giardini’, i riad sono antiche e nobili case marocchine: le stanze, su uno o più piani, si affacciano sul patio centrale, abbellito da una vasca o da una fontana. Piccole ‘chiostre’, intervallano gli interni: angoli raccolti per vivere open air, pur nella massima privacy.
Siamo nella Medina di Marrakech, il cuore antico della città, a due passi dai profumi e dai colori del souk. Varcato il portone, si entra nell’intimità fresca e segreta del riad e si respira subito lo spirito del luogo. I proprietari hanno voluto che tutto fosse realizzato da artigiani del posto con materiali tradizionali: ci sono le mattonelle smaltate a mano, gli arredi in ferro battuto, i rivestimenti in tadelakt. E c’è il tocco creativo della proprietaria, che ha saputo trasformare in elementi di fascino quelli che a prima vista erano problemi, e non da poco, come il fondo della piscina al primo piano, che ‘spunta’ su quello inferiore ed è stato rivestito di ottone.
Una ristrutturazione fatta con passione ha salvato elementi antichi e preziosi: le grate e le ringhiere in ferro battuto, i vetri colorati, la stessa pianta. Bianco, nero, toni naturali e lampi di colore brillante: il pattern che torna in tutto il riad Numa trasmette relax e vivacità insieme. Pareti e pavimenti delle camere sono in tadelakt: un’antichissima tecnica marocchina che utilizza calce locale, lucidata con pietre di fiume e poi con sapone nero all’olio di oliva. Una soluzione realizzabile anche in Italia: la superficie è impermeabile, resistente alle muffe e naturale al 100%.
Il Riad Numa, scelto dai proprietari dopo una lunga ricerca è una casa ma anche una struttura turistica. Per dormire in questo riad, puoi prenotare qui: www.numamarrakech.com