Complementi d'arredo

Icone del design: lo specchio Ultrafragola

Ultrafragola rompe in modo fragoroso i confini. Quelli del tempo, della letteratura, del cinema, della comunicazione, della materia, del narcisismo.

Rompe anche i confini di questo articoli, non sufficiente a raccontare cosa significhi questo oggetto per la storia degli oggetti. I riferimenti: dalle avventure di Alice di Lewis Carroll ai saggi sugli specchi di Umberto Eco... Quindi la novità materica: portare lo stampo plastico usato in nautica nelle nostre case. Poi, una continua opera metaforica e di rimando: Ultrafragola fa parte della collezione dei ‘Mobili grigi’, colorati e retroilluminati: letti, mobili, specchi... Tutti sinuosi, ma solo questo così ammiccante alla figura femminile. E tutti rimasti in forma di prototipi tranne questo, un ‘highlander’ che, come ogni vera icona, attraversa le epoche, le critiche, le appropriazioni indebite, le banalizzazioni, gli eccessi.

Questo è quello che volevo cercar di fare: trasformare il vuoto della stanza in materia solida. Ci può esser qualcosa di più ridicolo (Ettore Sottsass)

Designer: Ettore Sottsass (1917 – 2007)
produttore: Poltronova
prezzo: € 6.950 + Iva per la versione a Led; € 7.370 + Iva per la versione neon
progettato nel: 1970
idea: creare un magico specchio-lampada
materiali: PETG opalino termoformato, specchio, luci a Led o neon.
segni particolari: lo specchio viene proposto soltanto in colore rosa chiaro (e con le misure cm 100x13x195h). Eventuali sfumature/colori diversi non sono conformi al progetto originale e sono da ritenersi non autentici.
curiosità: Ultrafragola è a ragione considerato il bestseller dei ‘selfie mirror’ delle star e degli influencer. È anche un’icona presentissima sui social network, nei film, nei fumetti e nelle campagne pubblicitarie.
Per saperne di più: come altri prodotti-icona di Poltronova, Ultrafragola è protagonista di una monografia, edita dal Centro Studi Poltronova per il Design e curata da Francesca Balena Arista, Donatello D’Angelo ed Elisabetta Trincherini.

Testi

Giorgio Tartaro