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Tribute to Ettore Sottsass: intervista a Paradisiartificiali

Mariana Bettinelli

Mariana Bettinelli  •  Interior Notes

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Il collettivo milanese ha trasformato una stanza di 15 mq in un universo colorato e stravagante per omaggiare il design anni ’80 del gruppo Memphis.

Quarant’anni fa nasceva il gruppo Memphis, il movimento d’avanguardia guidato da Ettore Sottsass che ha caratterizzato il design degli anni ’80 e che continua ancora oggi ad influenzare architetti e designer.

Il collettivo milanese Paradisiartificiali celebra questo anniversario nel progetto di una zona living che è un chiaro riferimento allo stile Memphis e all'estetica di quegli anni. Una scala verde in acciaio, nicchie e cornici coloratissime, oggetti e complementi d'arredo dallo stile eccentrico e una palette dai colori vivaci creano un’interpretazione teatrale della vita domestica.

Ci potete raccontare come è nata l’idea del progetto Tribute to E.Sottsass?

Esattamente quarant’anni fa nasceva uno dei movimenti di design a cui più ci sentiamo legati: il gruppo Memphis, un fenomeno che con la sua forza dirompente ha saputo influenzare l'intera decade degli anni '80 e non solo. Ettore Sottsass è stato il primo animatore di quell'esperimento e questo nostro lavoro non è altro che un ideale gesto di ringraziamento per tutto ciò che il Maestro ci ha dato.
Si doveva trattare inizialmente di un piccolissimo intervento di 15 mq nato dalla necessità del committente di collegare in modo differente un appartamento su due livelli, originariamente comunicanti attraverso una scala a chiocciola molto scomoda. Durante il lavoro si è instaurato quel rapporto di fiducia con il cliente che ha permesso di trasformare l'incarico in un ripensamento integrale della zona living.

In questo progetto il colore gioca un ruolo fondamentale. Quali logiche avete seguito per selezionare la palette e gli accostamenti cromatici?

Avendo l'obiettivo di rendere omaggio a Ettore Sottsass, abbiamo prima di tutto scelto una tavolozza di colori che riuscisse a comunicare tutto il fermento creativo e la spensierata radicalità presente in quegli anni. Abbiamo quindi costruito una palette fatta di tinte sgargianti, particolarmente sature, un mix di colori capaci di comunicare "joie de vivre"... mai come ora necessaria nella difficile situazione che noi tutti stiamo attraversando. Al centro della composizione abbiamo creato una zona conversazione con le sedute della serie Pipe di Moroso che abbiamo voluto nei tre colori primari: rosso, giallo e blu. Il resto della composizione è animato dal rosa, tinta pop per eccellenza, e dal verde salvia, il vero passepartout per ogni abbinamento di colore.

In questo progetto è stata fondamentale anche la scelta dei tessili (come i cuscini di Maisons du Monde e il tappeto Lustrup di Ikea), selezionati non solo in base al colore ma anche ai pattern, per completare questo “quadro immaginario” fatto di motivi geometrici semplici ma di grande effetto. Inoltre, abbiamo aggiunto un tocco fluo inserendo una grande lettera al neon prodotta da Seletti. Qua e là appaiono poi alcuni elementi che potremmo definire più arcaici e misteriosi per le loro forme, come i vasi della serie Le Morandine di S. Pedrazzini o la suggestiva madia Caruso di Miniforms.
I colori accesi, i forti contrasti cromatici, i pattern geometrici e gli arredi dalle forme insolite sono tipiche del design degli anni ’80. Ed è uno stile che oggi si sta riscoprendo e che torna a dettare tendenza.

Avete scelto il colore anche per dare “nuova vita” ad alcuni elementi architettonici già presenti. Ci spiegate questa scelta?

Sulla parete principale esistevano alcune grandi nicchie che apparivano come abbandonate sulla superficie del muro e che abbiamo scelto di rivitalizzare con il colore: in questo modo questi vani assumono quasi una nuova identità, cambiano totalmente aspetto e contribuiscono fortemente alla decorazione dell’ambiente. Usando il principio dello stencil, abbiamo quindi creato delle sagome geometriche che creano un’illusione optical, nella quale le nicchie diventano parte di un grande quadro fatto di molteplici geometrie colorate accostate tra loro. In questa composizione anche la scala, costruita attraverso l'apporto determinante di CPR Scale, non è solo una semplice successione di gradini ma un altro elemento geometrico di questo quadro, una simbolica rappresentazione dell'antico archetipo del "zigzag".
Una semplice mano di colore, può cambiare totalmente l’aspetto e la percezione delle cose.

Secondo la vostra esperienza di progettisti, quanto è importante lo studio dello schema colore per la riuscita di un progetto di interni?

Il colore è un ingrediente imprescindibile nei nostri interventi, così come per un cuoco potrebbero esserlo le spezie. Esattamente come il sapore, il colore pur essendo un elemento “immateriale” è capace di agire sulla nostra sfera percettiva e sensoriale influenzando fortemente il modo in cui ci sentiamo in un ambiente e le sensazioni che lo spazio ci trasmette. Come progettisti, ancor prima di offrire concrete soluzioni tecniche, riteniamo fondamentale definire l’atmosfera che il nuovo progetto vorrà trasmettere e il colore è al centro di questa strategia.
Il nostro consiglio, per chi si accinge a progettare una casa (ma anche uno spazio commerciale), è quindi quello di definire sin dall’inizio il tipo di mood e di sensazioni che si desidera comunicare, da ciò ne deriverà una specifica palette di colori.

Quali consigli pratici potete dare a chi vorrebbe aggiungere colore alla propria casa ma senza grandi spese ed interventi?

Delle volte può bastare davvero poco e non necessariamente coinvolgendo tempera e pennello, noi ad esempio siamo dei grandi fautori dell’utilizzo dei tessili a parete, inteso nella sua accezione più arcaica, cioè quella di prendere tessuti, tappeti o addirittura stuoie e fissarli con un telaio alla parete. Ci sono molte aziende che ogni anno propongono collezioni fantastiche, dunque perché non immaginare di riproporre la soluzione dell'arazzo nelle proprie case?
Il rapporto tra tessile e colore sta producendo in campo artistico esiti davvero sorprendenti, pensiamo ai lavori di Tammy Kanat o di Vanessa Barragão, ma in fondo basterebbe andare sul sito Etsy e digitare la parola macramè o stoffa bogolan: si scoprirebbe il lavoro di tanti artisti-artigiani che certamente avrebbe senso sostenere attraverso i nostri acquisti.

Quali sono le palette su cui state lavorando per i prossimi progetti? Potete darci qualche suggerimento?

Sul primo cantiere 2021 stiamo lavorando sul binomio Giallo intenso e Grigio classico, prendendo ispirazione dai due colori Pantone Color of the Year 2021: Ultimate Gray e Illuminating Yellow. Il messaggio che Pantone ha voluto suggerire con questi colori è quello di non pensare al colore come ad un semplice "osare", azzardando ad esempio solo una singola tinta per la camera da letto, ma è quello di far dialogare fra loro i colori attraverso gli accostamenti e i contrasti.
In questo nuovo progetto stiamo immaginando soluzioni in cui l'accostamento non è solo di natura cromatica ma di culture differenti che si incontrano.... speriamo di potervelo mostrare presto!

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Testi

Mariana Bettinelli

Progetto

Paradisiartificiali

Stylist

Irene Baratto

Foto

Thomas Pagani