Architetti & Designer

Architetti & Designer: Konstantin Grcic

Geometrie e colori, unite a un lavoro di ‘sottrazione’, che vuole arrivare all’anima degli oggetti... Il designer tedesco ci racconta i segreti del suo lavoro.

La mostra ‘Prevalentemente soleggiato con rovesci sparsi’ nello showroom Alpi a Milano è stata l’occasione per fare due chiacchiere con Konstantin Grcic, che esponeva 6 ‘totem’ realizzati con i legni dai colori sfumati progettati per l’azienda leader nella produzione di superfici decorative in legno composto: dopo ‘Arcobaleno’ e ‘Raggiosole’, è la volta del poetico ‘Nebbia Mattutina’...

Quella tra lei e il legno è una lunga storia, non è vero?

Sì, ho una formazione da ebanista, acquisita a Londra negli Anni ’80, prima del Master in Industrial Design. I processi tecnologici di oggi, però, a quel tempo non erano immaginabili: creare, come succede ora con Alpi, un legno formato da tanti sottilissimi strati di legno sovrapposti per avere l’effetto di una sequenza continua e digradante di colori sarebbe stato impossibile!

La lampada Mayday per Flos è un suo progetto ancor oggi molto amato, premiato con il Compasso d’Oro nel 2001.

Ero in cerca di una lampada di quel genere e non trovavo nulla di simile per un utilizzo domestico. L’ispirazione mi è arrivata dalle lampade da cantiere: l’appendi, l’appoggi, la porti ovunque ti serva.

Ha spesso disegnato sedie. C’è qualcosa di particolarmente interessante nel progettarle?

Il design di una sedia rappresenta sempre una sfida, molto più di quanto si creda. Sono quattro gambe, una seduta e uno schienale... è un oggetto d’uso quotidiano, ma la sua progettazione ci fa confrontare con concetti importanti come ergonomia, stabilità, sicurezza. E, se si volesse tracciare una storia del design si potrebbe farlo attraverso l’evoluzione della sedia, non certo con i tavoli.

Dietro l’apparente semplicità di un oggetto si cela la complessità del progettarlo e del realizzarlo. L’essenzialità è il fine a cui tendere.

1999 - Lampada Mayday [Flos]

2002 - Pouf Osorom [Moroso]

2004 - Sedia Chair One [Magis]

2011 - Divano Cape [Established & Sons]

2013 - Sedia Parrish [Emeco]

2014-15 - Lavabi Val [Laufen]

2015 - Libreria Zigzag [Driade]

2016 - Sedia Remo Plastic [Plank]

2021 - Contenitore Locker Box [Vitra]

2023 - Legno Nebbia mattutina [Alpi]

E nel 2024?

Sto lavorando al progetto di una mostra collettiva in occasione delle Olimpiadi di Parigi dell’anno prossimo, che parla del futuro dello sport. Un tema che mi coinvolge e appassiona.

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