Ristrutturare

L’impianto elettrico per la cucina

L'impianto elettrico va studiato con attenzione quando ristrutturi la cucina, in modo da non avere spiacevoli sorprese.

Se stai ristrutturando la cucina puoi progettarlo in base alle tue esigenze. Se sei in una casa in affitto, con la cucina arredata, e non ti soddisfano la posizione e la quantità di prese e luci, puoi sempre apportare piccole ma fondamentali modifiche. 

Come deve essere fatto

Per un impianto di ‘livello 1’, quindi basic, la norma prevede un minimo di 5 punti presa, cioè 5 scatole di alimentazione con più prese.

Se ristrutturi ti occorrono

  • 2 punti presa (con prese standard e Schuko) in corrispondenza del piano di lavoro, a 60 cm da fuochi e lavello e a un’altezza di 110-120 cm.
  • 3 prese Schuko da 16A (Ampere) per frigorifero, forno e lavastoviglie, poste sul muro a 17,5-30 cm da terra o, se il forno è a colonna, a cm 120h. La presa della lavastoviglie? Progettala nella base sotto il lavello o in quella accanto a dov’è collocato l’apparecchio.
  • 1 presa per la cappa a cm 180h e 1 presa per l’eventuale rilevatore di gas.
  • Per l’illuminazione generale serve una sospensione centrale e per il piano di lavoro una barra a led sottopensile alimentata da un interruttore sulla parete; per il tavolo o il banco snack, da 1 a 3 sospensioni a 60 cm dal piano.

Se sei in affitto?

Non puoi aumentare o spostare le prese o usare multiprese (non è sicuro!) ma puoi sempre integrare i punti luce insufficienti con barre sottopensili e lampade wireless, da fissare con viti o strisce magnetiche adesive.

 

Testi

Paolo Manca e Elena Favett