SCALA A SBALZO
Si realizza con gradini ad
alzata aperta e, come per
Mistral Hawaii in foto, con
ringhiera vetrata per non
ostacolare il passaggio
di luce e la vista. L’effetto
di sospensione è dovuto
all’uso di perni a incastro
per ancorare i gradini al
muro, che deve essere
portante [Siller, su progetto].
TETTO VENTILATO
Per garantire alla
mansarda risparmio
energetico e microclima
sano tutto l’anno, la
copertura viene isolata
con la tecnica del ‘tetto
ventilato’. Si tratta di un
sistema con il quale tra
più strati isolanti e le
tegole si lascia un canale
di ventilazione spesso
6-10 cm che innesca un
salutare passaggio
d’aria. Così d’estate viene
smaltito il calore
eccessivo lasciando la
mansarda più fresca, e
d’inverno si evita la
deleteria formazione di
condensa. In foto,
sistema per tetti ventilati
con Celenit N e XPS/EPS
[Celenit, su progetto].
FINESTRE DA TETTO
Ideali quelle in legno
rivestite di poliuretano
come la GGL elettrica in
foto: usano un legno
termotrattato che isola il
24% in più e lungo il
perimetro hanno pannelli
in EPS, un materiale che
ne potenzia molto tenuta
e isolamento [Velux].
SISTEMA
RADIANTE
Integrato nel
pavimento è
invisibile,
riscalda i locali
irraggiando un calore
sano e un comfort
omogeneo, senza sollevare
polvere e con risparmi
del 30% in bolletta. In
foto, pannello radiante
Premium [Viessmann].
ENERGIA SOLARE
I pannelli solari termici
forniscono l’80% di acqua
calda sanitaria, oltre ad
alimentare il riscaldamento
radiante a pavimento a
cui forniscono circa il 20%
del calore necessario.
I pannelli fotovoltaici,
invece, forniscono energia
elettrica agli apparecchi
di casa e, per ottimizzare
i consumi, si abbinano a
a batterie di
accumulo che
immagazzinano
l’energia in
eccesso prodotta
durante il giorno
per renderla disponibile
anche la sera. In foto,
pannelli fotovoltaici
Vitovolt 300 DG, Hybrid
Inverter (per convertire la
corrente) e Battery HV1
[Viessmann, su progetto].
La tua casa ha bisogno di un restyling? Ti aiuta l’interior designer. Devi riorganizzare gli spazi e rifare gli impianti? Serve l’architetto. E se si ‘toccano’ strutture (muri portanti, solai o tetto) serve anche un ingegnere. Partendo da 4 progetti degli architetti CFstyle ti aiutiamo ad affrontare la ristrutturazione districandoti tra regole e permessi: qui parliamo del sottotetto
Vuoi rendere abitabile il sottotetto? Leggi e procedure variano in base al Comune. Ecco cosa devi sapere.
Altezza
Nei locali in cui si soggiorna deve essere di 270 cm, scende a 240 in bagni e corridoi e vanno chiuse con armadi fissi o muri le parti sotto i 140/150 cm; l’altezza media ponderale (volume del sottotetto sopra i 140/150 cm diviso per la sua superficie) deve essere di cm 240. Nei Comuni sopra i 1000 metri s.l.m. e in alcune Regioni i valori scendono, così come dove è già stato recepito il Decreto Salva Casa del 2024 creato per favorire il recupero di spazi esistenti: verifica il Regolamento Edilizio Comunale di riferimento.
Rapporti aeroilluminanti
Per le corrette illuminazione e ventilazione tra la superficie di finestre e di pavimento di ogni locale deve esserci un rapporto di 1/8 o 1/10 in base ai Comuni. Se devi aprire finestre in falda o creare terrazzi a tasca variando il prospetto del tetto, un ingegnere strutturista deve fare una perizia per verificarne la statica e la portanza del solaio (che se necessario dovrà essere rinforzato).
Permessi
In condominio serve il consenso dei condòmini convocati in assemblea presentando il progetto di recupero. Ottenuto il permesso, l’architetto deposita in Comune una SCIA (o un permesso a costruire se si alza il tetto) completa di relazione dell’ingegnere strutturista, piano paesaggistico perché si modifica il prospetto del tetto e allegato per le barriere architettoniche. A meno di particolari vincoli, i lavori partono subito dopo la consegna della SCIA.
Un esempio
A Bolzano l’architetta CF style C. Linda Salzano si è occupata del recupero di un sottotetto e dell’annessione all’appartamento sottostante, con ristrutturazione di entrambi. Al secondo piano gli spazi sono stati riorganizzati per aggiungere due bagni e creare una cucina a vista sul pranzo poi è stata realizzata la scala che porta in mansarda. Qui, risanato e isolato il tetto e aperte tre finestre in falda e un terrazzo a tasca, sono stati realizzati un grande living, bagno e lavanderia con caldaia. È stata fatta la predisposizione per l’impianto fotovoltaico. Ora i due livelli sono un unico alloggio ma la predisposizione degli impianti e degli ingressi indipendenti renderà possibile l’eventuale ri-divisione in due alloggi distinti.
La tua casa ha bisogno di un restyling? Ti aiuta l’interior designer. Devi riorganizzare gli spazi e rifare gli impianti? Serve l’architetto. E se si ‘toccano’ strutture (muri portanti, solai o tetto) serve anche un ingegnere. Partendo da 4 progetti degli architetti CFstyle ti aiutiamo ad affrontare la ristrutturazione districandoti tra regole e permessi: qui parliamo del sottotetto
Vuoi rendere abitabile il sottotetto? Leggi e procedure variano in base al Comune. Ecco cosa devi sapere.
Altezza
Nei locali in cui si soggiorna deve essere di 270 cm, scende a 240 in bagni e corridoi e vanno chiuse con armadi fissi o muri le parti sotto i 140/150 cm; l’altezza media ponderale (volume del sottotetto sopra i 140/150 cm diviso per la sua superficie) deve essere di cm 240. Nei Comuni sopra i 1000 metri s.l.m. e in alcune Regioni i valori scendono, così come dove è già stato recepito il Decreto Salva Casa del 2024 creato per favorire il recupero di spazi esistenti: verifica il Regolamento Edilizio Comunale di riferimento.
Rapporti aeroilluminanti
Per le corrette illuminazione e ventilazione tra la superficie di finestre e di pavimento di ogni locale deve esserci un rapporto di 1/8 o 1/10 in base ai Comuni. Se devi aprire finestre in falda o creare terrazzi a tasca variando il prospetto del tetto, un ingegnere strutturista deve fare una perizia per verificarne la statica e la portanza del solaio (che se necessario dovrà essere rinforzato).
Permessi
In condominio serve il consenso dei condòmini convocati in assemblea presentando il progetto di recupero. Ottenuto il permesso, l’architetto deposita in Comune una SCIA (o un permesso a costruire se si alza il tetto) completa di relazione dell’ingegnere strutturista, piano paesaggistico perché si modifica il prospetto del tetto e allegato per le barriere architettoniche. A meno di particolari vincoli, i lavori partono subito dopo la consegna della SCIA.
Un esempio
A Bolzano l’architetta CF style C. Linda Salzano si è occupata del recupero di un sottotetto e dell’annessione all’appartamento sottostante, con ristrutturazione di entrambi. Al secondo piano gli spazi sono stati riorganizzati per aggiungere due bagni e creare una cucina a vista sul pranzo poi è stata realizzata la scala che porta in mansarda. Qui, risanato e isolato il tetto e aperte tre finestre in falda e un terrazzo a tasca, sono stati realizzati un grande living, bagno e lavanderia con caldaia. È stata fatta la predisposizione per l’impianto fotovoltaico. Ora i due livelli sono un unico alloggio ma la predisposizione degli impianti e degli ingressi indipendenti renderà possibile l’eventuale ri-divisione in due alloggi distinti.