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Maison du Bonheur: intervista a Marin Montagut

Abbiamo incontrato Marin Montagut, ci ha raccontato della sua boutique a Parigi, dei suoi acquerelli, della sua indole da collezionista, dell’amour fou per Parigi e della sua Casa della Felicità. “Conserviamo gli occhi dei bambini, meravigliamoci!”, questo il suo messaggio.

Cuori e quadrifogli dipinti dentro piccole teche, mappe, taccuini, libri segreti e tanto altro. È la boutique di Marin Montagut in Rue de Madame, un negozio con tutta l’allure di un cabinet de curiositè. Designer, illustratore, artigiano, progetta e dipinge le sue créations: “desidero che un tour nel mio negozio rappresenti un’esperienza piena di stupore”, ci racconta.

In mezzo a un inventario di oggetti minuziosi, un foulard di seta conquista l’attenzione, sopra impressa una casa dipinta con acquarelli accesi e una scritta: la Maison du Bonheur. Sì, perché bonheur, tradotto felicità, è quello che Marin sente quando si rifugia nella sua casa in campagna in Normandia, ma è anche quello che desidera comunicare con le sue “opere”.

Nella tua produzione non manca mai il colore, sono sempre presenti riferimenti a una Parigi nostalgica ma anche alla natura. Qual è il soggetto che preferisci disegnare?

Parigi, l'amore, i viaggi, i mercatini delle pulci...Parigi è una fonte inesauribile di ispirazione! Sono arrivato in questa città all'età di 20 anni e mi ha subito ispirato. Mi piace renderle omaggio nelle mie creazioni e poter trasmettere a mia volta la magia di questa città ai viaggiatori e ai parigini stessi. Amo particolarmente realizzare “Souvenir di Parigi” creati con amore e delicatezza per le persone che amano questa città tanto quanto me.

Sono molto legato al Jardin du Luxembourg, ai miei occhi racchiude una magia molto speciale. Qui è come se il tempo si fosse fermato al 1900, è una cartolina di una Parigi d'altri tempi. E poi, c'è questa vita tutt'intorno che anima il quartiere, come fossimo in un paesino.

Un tour nel tuo negozio suscita meraviglia. Quanto è importante per te meravigliarti?

Il mio scopo è far viaggiare e sognare le persone. Quando un cliente varca la soglia del mio negozio e osserva tutto con gli occhi di un bambino meravigliato, allora sento che l’obiettivo è stato raggiunto.

Da parte mia, non smetto mai di meravigliarmi della bellezza di un luogo, di un paesaggio o di un oggetto. Quanta meraviglia quando attraverso i ponti di Parigi, quando cammino nei mercatini, accanto a tutti questi oggetti che raccontano una storia, quando sono in vacanza davanti a un campo di aranci in fiore, ecc..

Non smettere mai di meravigliarti, conserva gli occhi di un bambino!

Immagino che dietro a ogni tua creazione ci sia una storia, ti va di raccontarcene una in particolare?

Il Settecento è un secolo che mi ispira molto, soprattutto nell’ambito della legatoria. La carta marmorizzata, che uso nei miei lavori, mi ha sempre affascinato con la sua modernità e i suoi colori.

Inoltre, la mia collezione di “libri segreti” è stata ispirata dai libri del XVIII secolo, all’epoca ci nascondevano segreti, come lettere e parole dolci, gioielli o disegni erotici. Ho creato la mia collezione di libri segreti per nascondere i miei piccoli tesori.

Portaci in giro per Parigi... quali sono i luoghi imperdibili e poco turistici o meglio i tuoi posti del cuore?

Ce ne sono parecchi nel mio nuovo libro edito da Flammarion dal titolo "Le Paris Merveilleux de Marin Montagut". A quelle pagine affido i miei negozi e le mie botteghe parigine preferite, quelle di un tempo. Come l'Académie de la Grande Chaumiere che è un grandioso laboratorio di disegno fondato nel 1907, dove passarono Serge Gainsbourg, Giacometti, Camille Claudel, Fernand Léger e dove c'è ancora una stufa a legna sotto un magnifico tetto di vetro.

E ancora Féau Boiseries, un luogo magico per i decoratori, oppure Yveline Antiquités, un affascinante negozio antiquario nella piazza più bella di Saint Germain des Prés.

Piatti, bicchieri, piccole teche, taccuini, foulard, la scelta é vastissima. A quale "pezzo" della tua produzione sei più affezionato e soprattutto non potrebbe mai mancare a casa tua?

Scoprire i miei disegni su un nuovo oggetto è sempre come la mattina di Natale di quando ero bambino. Il mio cuore batte forte ogni volta che scarto la confezione di un nuovo prototipo!

Ogni materiale racconta una storia diversa. Nel nostro laboratorio di Parigi, la cottura dei miei disegni su porcellana richiede una ricerca avanzata sui pigmenti per ottenere i colori più fedeli ai miei acquerelli. Stampare, per esempio, i miei acquerelli su seta a Lione fa rivivere i miei disegni in un modo del tutto inedito. Non mi stanco mai di dare vita ai miei acquerelli attraverso tutti questi oggetti,è sempre una sorpresa!

Dove nascono le tue ispirazioni, hai un luogo in particolare (della casa) dove ami disegnare?

Mi divido tra Parigi e la Normandia. Chiamo la mia casa in campagna "La Casa della Felicità". Gli ho anche dedicato una collezione, riproducendo nel dettaglio un acquerello di questa casa, che ho poi declinato su vetrine, foulard, cuscini, porcellane... Questo è il luogo dove ricarico le batterie, mi rifugio nel verde, per poi ritornare al trambusto di Parigi. Ho allestito uno dei miei laboratori per dipingere proprio in mezzo al giardino, È la mia bolla per staccare dalle frenetiche giornate parigine, è il mio rifugio.

E poi, mi metto in viaggio per le strade della Normandia alla ricerca di nuovi tesori che mi piace condividere nel mio negozio di rue Madame. Condividere è davvero un piacere!

Nel tuo primo libro "Sotto i tetti di Parigi", emerge la tua passione per gli interni, soprattutto per gli oggetti eclettici e vintage scovati nei mercatini. Raccontaci della tua casa, della tua idea di home décor.

È una piccola casa in un passaggio parigino privato. Una vera oasi di pace perchè c'è tanto verde ed è come essere in campagna. Ho potuto allestire un laboratorio lì per disegnare nella pace assoluta e c'è un caminetto per le serate invernali.

Ho voluto ricreare una piccola casa di campagna nel cuore di Parigi, mi lascia la sensazione di aver sempre vissuto in questa casa. Ha tante carte da parati che caratterizzano una "casa di famiglia" e anche un cabinet de curiositè. Ho anche una collezione di mappamondi e una collezione di busti greci.

Com’era Marin da bambino, anche lui amava disegnare o si dedicava a qualche altro hobby?

Ho sempre amato disegnare. Avevo una collezione di matite, pennarelli, colori, pastelli, carboncini. Volevo provare tutte le tecniche di disegno ma alla fine il mio cuore si è fermato sull'acquerello.

Ma oltre a disegnare mi è sempre piaciuto collezionare oggetti. Così ho fatto molto presto collezioni di oggetti di ogni tipo: erbari, libri antichi, scatole di latta,ecc..

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Mariangela Insana, architetto e color consultant » rosaquarzo.com