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Il design di Portego, dai portici veneziani al mondo intero

Paola Tartaglino

Paola Tartaglino  •  We Make A Pair

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Scopri insieme a noi i progetti di design del marchio Portego, raccontati da Flavia Testi nell'intervista che le ho fatto alcuni mesi fa.

Ho parlato con Flavia Testi per scoprire qualcosa di più su Portego, sulle novità dell'anno per il brand di design che dirige e sulla sua passione per l’illustrazione.

Se vuoi saperne di più su Flavia leggi il mio post con la prima parte dell'intervista, dove mi parla del suo rapporto con la casa.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Ho passato la mia infanzia in campagna in mezzo a vigneti e colline e i colori della natura sono sicuramente una continua fonte di ispirazione per me.

Mi affascina la botanica in tutte le sue applicazioni e recentemente ho scoperto alla Tate Modern una mostra del fotografo e scultore del primo Novecento Karl Blossfeld. Il suo inventario di bulbi e dettagli di piante che avevano avuto per lui e la sua ricerca un valore, oltre che educativo, artistico è magnifico!

Un collega di cui ammiri particolarmente il lavoro?

Il nostro lavoro a Portego ci permette di incontrare quotidianamente molti bravi professionisti, designer, artigiani e artisti. Difficile fare una scelta, ma uno che ammiro in particolar modo per l'eleganza dei suoi pezzi è Simone Crestani, un giovane maestro del vetro borosilicato, che riesce a plasmare con spontanea padronanza un materiale così apparentemente delicato, come fosse creta.

Come sviluppi i tuoi progetti?

Dirigo, con Stefano Rossi, la creazione delle collezioni di Portego: collaboriamo con designer internazionali talentuosi e cerchiamo di trasmettere loro prima di tutto il senso di Portego, ancor prima di entrare nel dettaglio del progetto da sviluppare.

Questo lo facciamo attraverso una breve residenza con loro passata nella nostra sede, alla scoperta del territorio e degli artigiani che hanno formato le radici del marchio e le nostre.

Quali sono i tuoi materiali preferiti?

Non prediligo un materiale rispetto ad un altro. Qualunque sia mi piace offrirne un diverso spunto di lettura rispetto all'ordinario utilizzo.

Qual è il progetto di cui vai più fiera e perché?

È un progetto da poco nato concretamente, che raccoglie una serie di illustrazioni realizzate da me. Nasce dal libero sfogo lasciato alla parte primordiale di me e che rappresenta il lato più libero della mia creatività, che da sempre ho espresso con una penna in mano.

Per ora lo sto raccontando su un mio profilo Instagram e anche qui gli elementi della natura sono una costante.

Qualche anticipazione sulle prossime novità in Portego?

Portego sta vivendo un'evoluzione in quest'ultimo anno. Tra il 2018 e 2019 si confermeranno nuove importanti collaborazioni che ci consolideranno oltre oceano. Abbiamo partecipato a marzo a Design Shanghai presentando Loggia, la prima serie di complementi di arredo in terrazzo, sotto una nuova veste, con una forte identità legata a Portego, disegnati da Matteo Leorato.

In più sono uscite le nuove chicche dalla collezione di specchi fatti a Murano, Scena, disegnati dall'australiano, base a Copenhagen Nikolai Kotlarczyk.