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Casa, catalisi e convivenze

Chiariamo subito una cosa. Chimica e fisica e tutti i fenomeni scientifici sono per me forze oscure, a cui mi assoggetto con reverenza (e nel caso con piacere), ma senza […]

www.lampeberger.it

Chiariamo subito una cosa. Chimica e fisica e tutti i fenomeni scientifici sono per me forze oscure, a cui mi assoggetto con reverenza (e nel caso con piacere), ma senza tentare di spiegarmeli più di tanto. Per cui qui non si parlerà di questo. Ma l’effetto ‘catalitico’ prodotto da questo oggetto del piacere, piombatomi in casa, graditissimo dono delle passate feste, questo sì ve lo voglio raccontare.

“Lei”, – sì, perché è un oggetto femmina, questo è sicuro – si chiama Lampe Berger (www.lampeberger.it) e dopo solo una settimana di convivenza mi chiedo come ho potuto vivere senza, prima. L’avrete vista tutti almeno una volta, io stessa l’ho incrociata in chissà quante occasioni… un profumatore, ho pensato, un diffusore di profumi, distrattamente guardavo il prezzo, pensavo che fosse caro e tiravo dritto, senza sapere… Senza sapere che Lei, la mia nuova amica Berger, con quel suo nome d’altri tempi (ma lo sapete che la usavano per neutralizzare gli odori nei sanatori nell’800?), non si limita e coprire gli odori, ma li disintregra letteralmente, li annulla a 360° e l’aria in casa, dopo solo qualche manciata di minuti, è pura come solo quella fuori (e magari in montagna o in un campo d’erba o in riva al mare) sa essere.

Proprio per effetto della catalisi, ma non chiedetemi come fa… vi avevo avvertito! Chiedetelo piuttosto a Lei, che polverizza gli odori di fritto e di pesce, della cassetta dei gatti e delle stanze chiuse dell’inverno. E poi, facendosi largo tra ‘le puzze di casa’, comincia a rilasciare un sottile ma sensibile profumo di buono (che puoi scegliere tra più di 40!). Anche in famiglia il clima adesso è più leggero, non mi accanisco più contro chi ha cucinato patatine e cotolette, non sbraito se la pattumeria è rimasta lì un po’ troppo,

E se pensate che questo sia uno spot a pagamento, scordatevelo. E’ stato solo il regalo di un amico, che ringrazio qui pubblicamente. Lui sa : -)

 

Testi

Giusi Silighini, il direttore

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