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Alla prossima Biennale, un’opera ispirata dalle tecniche artigianali

‘Alluvium’ è l’installazione site-specific che il trio di artisti Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian, iraniani di base a Dubai, presenterà alla 59a Biennale di Venezia.

Il titolo rimanda all’argilla, al limo depositato dall’acqua dei fiumi e richiama la materialità dei loro piatti in terracotta dipinta, esposti su strutture in ferro.

L'opera è composta da una serie di strutture che gli artisti hanno realizzato in collaborazione con un fabbro di base a Dubai, Mohammed Rahis Mollah. Queste sculture in ferro reggono una serie di piatti in terracotta, prodotti da artigiani locali, secondo la tradizione mediorientale. I piatti accolgono i dipinti degli artisti creando composizioni e costellazioni in delicato equilibrio.

I dipinti sui piatti sono frutto di una riscrittura delle immagini provenienti dalle news: al flusso di immagini a cui siamo esposti e che va a comporre una narrazione ufficiale, si contrappone una riscrittura che traccia una registrazione alternativa dei nostri tempi, creando un nuovo immaginario alternativo a queste rappresentazioni; sovrapponendosi alle immagini per modificarle, replicandole e ridisegnandole secondo nuovi assi geometrici come nelle ceramiche islamiche, astraendole con fondi piatti come nelle miniature persiane, tracciano un ritratto inedito del presente.

Il progetto è a cura di OGR Torino, che già aveva dato al trio il Premio OGR ad Artissima 2017.

20 aprile – 27 novembre 2022
Complesso dell’Ospedaletto – Barbaria de le Tole, 6691 Venezia