Giardinaggio

A scuola di fiori con La Fiorellaia: la bocca di leone

Una sua follower l’ha definita una ‘spacciatrice di gioia floreale’: Cecilia Paganini (La Fiorellaia) è una profonda conoscitrice dei fiori, ma soprattutto ne è un’amante... contagiosa. Tra consigli pratici e curiosità, ci regala conoscenza e bellezza e questo mese ci parla della Bocca di Leone

L’estate è alle porte e io non vedo l’ora di portarvi alla scoperta di una fioritura magnifica di questa stagione: la bocca di leone. Faremo una composizione che sa proprio di giornate trascorse all’aria aperta, di colore e di energia, perfetta per decorare una credenza posta all’ingresso della vostra casa o, perché no, una bella tovaglia in giardino su cui fare un pic nic con gli amici!

IL ‘FIOR DEL CAPRICCIO’

Si narra che nel Medioevo i cavalieri temessero la bocca di leone: sembra infatti che le dame lo indossassero tra i capelli per segnalare pubblicamente al proprio pretendente di non gradire il corteggiamento. I cavalieri quindi, con disprezzo, l’avevano definito il ’fior del capriccio’!

LA COMPOSIZIONE

Per il mese di giugno vi propongo una composizione dallo spirito bucolico. Prenderemo un cesto in vimini e creeremo una composizione unendo del verde spontaneo. Questo è un tipo di lavorazione che valorizza al meglio la forma a spiga della bocca di leone, che ha come punto di forza l’altezza. In questa puntata ho deciso di mettervi alla prova e di svelarvi come utilizzare la spugna per creare una composizione. Siete pronte/i? Iniziamo!

Occorrente

  • cesto in vimini
  • verde spontaneo
  • bocche di leone recise del colore che preferite
  • spugna per composizioni floreali
  • base in cui inserire la spugna (la mia è di plastica)
  • pellicola trasparente

Come si fa

  1. Prima di tutto prepara la spugna. Prendi una bacinella piena di acqua e appoggiala sulla superficie. Attendi che assorba l’acqua: sarà pronta quando si adagerà sul fondo. Ci vorranno 5-10 minuti. N.B.: la spugna non va spinta nell’acqua per cercare di farla bagnare più in fretta: si potrebbero creare all’interno delle bolle d’aria che lascerebbero alcune zone della spugna asciutta, impedendo ai ori di essere bagnati in modo uniforme!
  2. Prendi il cesto e rivesti il suo interno con una pellicola trasparente o con materiale impermeabile.
  3. Inserisci la spugna imbevuta di acqua all’interno del supporto che hai scelto e riponi la base con la spugna all’interno del cesto. Io ho deciso di restare più vicina a un lato e non esattamente centrale, per avere un effetto finale più spontaneo.
  4. Inizia a inserire nella spugna i rami di verde che hai scelto, creando la base nella quale inserire i fiori.
  5. E ora passa alle bocche di leone! Puoi decidere di lavorare per gruppi di colore, o mixarle come preferisci.
  6. Le bocche di leone hanno lo stelo robusto: io ho usato alcuni fiori per sostenere i rami di verde, creando più movimento.
  7. Allontanati di tanto in tanto per osservare gli equilibri della composizione. La mia l’ho posata accanto a dei vasi di aromatiche!

Curiosità

L’Antirrhinum è noto come bocca di leone perché la forma del fiore ricorda il muso del felino. Pensate che nelle altre lingue è associato ad un animale differente: in inglese è chiamato ‘Snapdragon’ (drago che morde) e in francese ‘Gueule de loup’ (bocca di lupo). Proprio per la sua forma a bocca, io mi diverto a schiacciare il fiore ai lati e a farlo... parlare! Fa ridere proprio tutti, provare per credere. Alta fino a 40-80 cm, la bocca di leone può crescere spontaneamente nei giardini, talvolta basta che sia anche il vento a spargerne i semi. Nel giardino della mia nonna cresce persino tra le crepe del cemento. Divertitevi a cercare questo fiore durante le passeggiate in collina e montagna dove si trova ai bordi dei sentieri e in zone sassose. In questo periodo trovate le bocche di leone anche dal fioraio.

Testi

Cecilia Paganini

Foto

Mara Brioni