Giardinaggio

A scuola di fiori con La Fiorellaia: il Gladiolo

Una sua follower l’ha definita una ‘spacciatrice di gioia floreale’: Cecilia Paganini (La Fiorellaia) è una profonda conoscitrice dei fiori, ma soprattutto ne è un’amante... contagiosa. Tra consigli pratici e curiosità, ci regala conoscenza e bellezza e questo mese ci parla del gladiolo.

Oggi parliamo di un fiore speciale, il gladiolo, che è un simbolo estivo perché fiorisce proprio nel mese di agosto nei giardini italiani, con il suo miscuglio di colori e abbondanza.

UN FIORE ALTO CHE SBOCCIA... DAL BASSO!

Nel gladiolo i primi fiori che maturano sono quelli in basso e al momento della fioritura di quelli in alto, i primi spesso sono già appassiti. Per farlo durare più a lungo basta rimuovere i fiori più maturi, ovvero quelli in basso, e assecondare la trasformazione del fiore a mano a mano che sboccerà. Se vuoi utilizzare il fiore in composizione quando la parte alta è ancora acerba, lasciati stupire dal verde e utilizzalo a tuo favore nella composizione. Qualcuno ha l’abitudine di rimuovere la parte alta quando non è fiorita, io invece preferisco adattarmi al fiore in qualunque fase esso si trovi.

LA COMPOSIZIONE

Per la composizione di questo mese voglio provare a risolvere una questione che mi viene posta spesso: cosa mettere in un vaso alto. A volte, infatti, ci ritroviamo in casa dei vasi che non sappiamo come utilizzare, ma i fiori possono offrirci moltissime possibilità. Bisogna essere un po’ curiosi e imparare a conoscerli tutti, che è un po’ la missione di questa rubrica! Scopriremo quindi come creare un mazzo alto, perfetto per un vaso grande. Ho pensato di accostare i gladioli ad altri fiori ‘da giardino della nonna’ come le ortensie e i lilium. I gladioli hanno uno stelo robusto, per cui non sarà facilissimo inserirli in un mazzo. Ma basterà avere la pazienza di provare e riprovare e il risultato arriverà.

Occorrente

  • vaso alto
  • cesoie
  • gladioli
  • ortensie
  • lilium
  • rafia

Come si fa

  1. Riempi il vaso per i gladioli di acqua per 1⁄3.
  2. Rimuovi le foglie e inizia a formare un mazzo con il metodo a spirale che abbiamo visto con le peonie. Per chi se lo fosse perso: posiziona due fiori per formare una x e tienili saldi tra il pollice e l’indice (senza stringere per non scaldare i gambi). Immagina di prendere in mano degli spaghetti e di girarli come quando li metti in pentola: quello è l’obiettivo finale!
  3. Io ho messo i gladioli al centro. Attorno ho creato un letto di ortensie in cui ho inserito i lilium.
  4. Assicurati che gli steli dall’altezza della spirale in giù siano senza foglie.
  5. Quando il risultato ti soddisfa hai due opzioni: legare il mazzo e metterlo nel vaso o inserire i fiori liberi, mantenendo l’ordine creato con la spirale. Nel primo caso avrai un risultato composto, il secondo sarà più arioso.
  6. Spunta sempre i gambi in diagonale prima di metterli in acqua: i fiori dureranno più a lungo.

Curiosità

Il gladiolo è un fiore da ‘giardino della nonna’, che sa di giornate estive e di tempo sospeso, fiorisce da luglio a settembre. È un fiore dalla forma vintage che viene usato poco nelle composizioni, forse per la sua imponenza, che lo rende difficile da lavorare. Per valorizzarlo all’interno di un mazzo, infatti, è necessario tenerlo molto alto. Io trovo che il gladiolo abbia una forma sognante e raffinata e che sappia dare un tocco di colore unico alle composizioni. È anche facilissimo da coltivare.

È una bulbosa che propongo spesso in primavera a chi ama cimentarsi con il giardinaggio: i gladioli crescono bene sia in terra sia in vaso e sono poco esigenti, si accontentano di buona terra da giardino ben drenata e di stare in pieno sole.

I bulbi vanno piantati a 5 cm di profondità e 15 cm di distanza uno dall’altro. Esistono in moltissime colorazioni e varietà: con nuance sgargianti e con forme diverse, con spighe più o meno rade e fiori di diverse dimensioni.

Testi

Cecilia Paganini

Foto

Mara Brioni