Giardinaggio

A scuola di fiori con La Fiorellaia: il Garofano

Una sua follower l’ha definita una ‘spacciatrice di gioia floreale’: Cecilia Paganini (La Fiorellaia) è una profonda conoscitrice dei fiori, ma soprattutto ne è un’amante... contagiosa. Tra consigli pratici e curiosità, ci regala conoscenza e bellezza e questo mese ci parla del Garofano

Oggi vi parlo di uno dei miei fiori preferiti, caratterizzato da una forma petalosissima e un profumo pazzesco, il garofano! Una fioritura molto resistente che ci permette di fare le più svariate lavorazioni... questa volta impareremo a realizzare una sfera di fiori!

RADICA CHE TI PASSA!

Osservando da vicino i garofani noterete che, talvolta, all’altezza delle foglie ci sono dei piccoli germogli. Staccateli delicatamente, metteteli nel terreno e... crescerà una pianta di garofani! Sì, è davvero così semplice. Se volete godervi al massimo le fasi della germinazione, immergete la base del germoglio in un contenitore trasparente pieno di acqua e lasciate spuntare le radici in idrocoltura. Quando il vostro germoglio avrà messo le radici, allora potrete piantare i germogli a terra. Meglio: in primavera potrete piantarlo direttamente nel terreno, ma in autunno piantatelo al riparo dal gelo, come in una serra o in una veranda. Il garofano è una pianta perenne, quindi oltre a germogliare facilmente rifiorirà ogni anno, donandovi grande gioia.

LA COMPOSIZIONE

La struttura dei petali di questo fiore permette di ottenere effetti pazzeschi: se accostate tanti garofani dello stesso colore, vi sembrerà di avere un garofano gigante! Insieme all’ortensia, è il fiore con cui si possono creare lavorazioni con un senso di tale continuità che risulta difficile capire dove inizia un fiore e dove ne finisce un altro. Oggi andremo a creare una sfera di garofani! Con questa forma, potete sbizzarrirvi: realizzate una palla monocolore, o prevedete una divisione netta a metà, provate l’effetto dégradé da un colore tenue a uno più forte (per esempio, dal bianco al rosso passando per il rosa). Oppure create macchie di colore. Se non dovessero bastarvi questi spunti scegliete il multicolor, come nel mio caso. Insomma, le possibilità con i garofani sono davvero infinite!

  1. Riempite una bacinella d’acqua e appoggiate la spugna sulla superficie. Aspettate qualche minuto, in modo che la spugna assorba gradualmente l’acqua. Il trucco? Non spingetela sul fondo per accelerare il processo: si creerebbero bolle d’aria e la spugna non si bagnerebbe in modo uniforme. Tagliate la spugna a misura del vaso e inseritela all’interno: fatela sporgere di qualche centimetro in altezza.
  2. Aggiungete una riserva di acqua: basta riempire il vaso con 1-2 cm d’acqua.
  3. Pulite gli steli dalle foglie e tagliateli in base alle dimensioni da dare alla sfera. Conservate e piantate i germogli!
  4. Inserite prima 5 garofani per dare l’andamento della sfera: uno centrale rivolto verso l’alto (per determinare l’altezza massima della composizione), quattro alla base (per la larghezza). Il diametro del vaso è il riferimento per un risultato proporzionato (il mio è cm 12 e il diametro della composizione è cm 25).
  5. Aggiungete i vostri garofani dando vita a una sfera uniforme, coprendo eventuali buchi. Serviranno molti ori anche se il vaso sarà piccolo, per avere una composizione molto ricca!
  6. Quando non potrete più distinguere l’inizio e la ne di ogni ore, la sfera sarà pronta. Avrà l’aria di un’enorme palla di gelato!

Curiosità

Esistono circa 300 specie di garofano e tantissime di esse sono varietà e incroci spontanei. Spesso, infatti, le varietà esistenti di molti fiori sono frutto di ibridazioni studiate, ma non è il caso del garofano. Attenzione ai fiori che inserite in acqua: i garofani hanno la caratteristica di accelerare la maturazione degli altri fiori. Sfruttate questa peculiarità a vostro vantaggio: se li accosterete a fiori un po’ più chiusi, questi fioriranno perfettamente grazie ai vostri garofani. È un po’ come quando mettete la frutta più acerba vicino alle mele per accelerarne la maturazione!

Testi

Cecilia Paganini

Foto

Mara Brioni