I proprietari di questo appartamento milanese di 120 mq sono Simona, fotografa (@mylittlepictureplace), e il marito Andrea. Insieme a loro, il figlio adolescente Giacomo e il bassotto Gustavo. Nel living: sul tappeto bianco [Maisons du Monde], divano da 3 posti Loll con rivestimento in lino nel colore grigio Tundra
[Gervasoni, cm 238x105x78h] con cuscini d’arredo in nuance di bianco, azzurro e ruggine
[@ama_laboratorio_creativo_bg]. Accanto, pouf tondo
color ruggine e tavolino in ottone smaltato [da Il Cuore delle Cose]. Sulla parete di fondo, dietro il tavolo,
sulla credenza Onda in legno
laccato ottone spazzolato a mano [Riflessi, cm 198x52x98h], vaso Issima! rosa vintage e alzatina Issima! oro [Bosa] più lampada tonda in vetro di Murano [da Il Cuore delle Cose].
La moodboard scelta da Simona: «Legni caldi, oggetti vissuti e recuperati, decori grafici definiti ma delicati vanno a braccetto con finiture dorate e scintillanti, vetri colorati e tessuti morbidi».
«Il grigio scuro è il primo colore che mi è venuto in mente
quando ho visto la casa», dice Simona, «ma lo pensavo
solo su una parete... L’amica architetta mi ha spiegato
che se volevo un risultato più
originale l’avrei dovuto posare su tutti i muri, anche in camera». Non solo l’ambiente è
più avvolgente, ma i mobili vintage in legno biondo e
quelli minimal in bianco o in finitura dorata spiccano in
modo incredibile su questo fondo che diventa neutro. Tende in lino bianco [da Il Cuore delle Cose] e plaid grigio sul divano [Society].
Nel living, il pavimento in parquet scuro e lucido e alcuni mobili divisori massicci sembravano ‘schiacciare’ l’ambiente. Usando l’antracite sulle pareti e il bianco sul soffitto insieme al nuovo parquet chiaro posato a spina,
lo spazio si è dilatato.
Sedia Thonet vintage restaurata da [Emporio
Mikica], con plaid grigio perla [Society], lampada da terra IC Lights F1 in ottone [Flos, ø cm 20x135h]; parete e radiatore dipinti con pittura colore Down Pipe No. 26 [Farrow & Ball].
Copia l’idea: al posto della
classica libreria, sottili mensole
metalliche fissate ogni 70 cm: i libri impilati sopra sembrano sospesi [Galleksa su » amazon.it, cm 18,5x15,5x6,5h]. Poltroncina Thonet vintage restaurata da [Emporio Mikica].
Una tenda morbida in lino leggero che scende dal soffitto a terra fa da schermo diffusore della luce, che si moltiplica. Qui
addirittura sembra di avere una parete interamente vetrata
che dà sull’esterno e che illumina anche le pareti scure. Tavolo d’epoca in legno massello da pasticceria
acquistato a Parma a [Mercanteinfiera], sedie pieghevoli con struttura in ottone [da Il Cuore delle Cose], poltroncina a capotavola vintage [Emporio Mikica], sospensione Here Comes
The Sun HCS 350 [DCW Éditions, ø cm 45].
Spazi geniali: il volume del ripostiglio divide ingresso e cucina e dà movimento. Il ripostiglio è organizzato con
scarpiera, mensole e scatole [Ikea].
La credenza con i frontali a specchio dà un tocco unico
all’ingresso e riflettendo la luce
lo illumina e lo fa sembrare più ampio. Sulla cassettiera a specchio vintage acquistata su [» pamono.it], candelabri
e lampade in vetro opalino e ottone su base in marmo [da Il Cuore delle Cose], portacandele bianco Issima! [Bosa], vaso bianco Asym in porcellana [Rosenthal, ø cm 21,8x30h].
Per definire le varie zone di un ambiente giorno ampio come
questo, oltre al colore si può ricorrere alla tappezzeria da
posare solo su alcune pareti. Qui la carta antracite con grafiche dorate crea una sorta
di portale che circonda la cucina. E riveste anche la
porta del ripostiglio, che così ‘scompare’ [Riviera di Cole & Son]. Pareti e radiatori dipinti con pittura nuance Down Pipe No. 26 [Farrow & Ball].
In cucina, l’isola-filtro serve
da piano di lavoro in più, maschera la cucina e diventa
banco per gli aperitivi con gli amici. Cucina Twenty in laccato Nuvola Opaco con top in marmo Calacatta Lucido [Modulnova da Chinaglia Arreda]; sopra l’isola scendono
due sospensioni The Sun Gold [DCW éditions, ø cm 19x17,3h]; sul piano, alzatina in ferro e marmo [da Il Cuore delle Cose].
Sul top della cucina, caffettiera bianca Lady Anne, pentola Tajine Glocal, bicchieri in
terracotta Cast Away e tegame Black [KnIndustrie], vaso [Bosa]; appliques Mantis
BS5 nere [DCW éditions, ø cm 22x45h]. Sgabelli a vite in ferro e marmo [da Il Cuore delle Cose].
«Avere una parete speciale in cucina è una mia fissazione»
dice Simona. «Nella casa precedente avevo una grande
lavagna, qui ho voluto uno specchio d’epoca che ho
acquistato il giorno del rogito». Per farlo risaltare, pareti
e mobili sono in un bianco caldo. Specchio vintage acquistato da [Radisa Gallery, cm 150x180]. A parete, pittura decorativa colore
Skimming Stone No. 241 [Farrow & Ball].
Nella camera padronale la boiserie-mensola fa da contrappeso al controsoffitto per i canali dell’aria condizionata e ospita libri e oggetti. Letto matrimoniale con
rivestimento in lino da [Il Cuore
delle Cose] come i comodini e le tende, lampada da tavolo Eclisse in versione PVD oro [Artemide, ø cm 12x18h], cuscini ricamati [@ama_laboratorio_creativo_bg], plaid con piccole frange [Society], applique Lampe Gras in versione oro [DCW éditions, ø cm 14].
Da banale a... camera piena di
carattere e charme, a partire dalla scelta del colore scuro alle pareti: facci caso, oltre
a non rimpicciolire la stanza, la rende molto intima.
Il bagno en suite è tutto di Simona: «Quando abbiamo
comprato la casa sono stata irremovibile», racconta
ridendo. «Io avrei avuto il mio bagno e i ragazzi l’altro,
perché volevo un ambiente su misura per me e solo
per me. Spesso la sera mi immergo nella vasca piena di
bolle profumate per leggere un libro e rilassarmi dopo una giornata pesante o frenetica». In questo bagno non mancano i dettagli curati, come i due tavolini che fanno da comodino alla vasca e le nicchie per i libri. Vasca freestanding Hole in Colacril [Rexa Design, cm 150x70x50h], sanitari sospesi Bull [SDR]. Tavolini in ferro e applique [da Il Cuore delle Cose], candele e prodotti beauty [Byredo].
In camera di Giacomo i colori si fanno più chiari, a partire dalle
pareti dipinte in un azzurro caldo ma luminoso, ma non si rinuncia ad abbinare pezzi vintage come la poltroncina letteralmente trovata per strada e portata in salvo e la scrivania in metallo. A fare da trait-d’union tra il nuovo (letto tessile e armadio) e il vecchio c’è la lampada da parete di ispirazione rétro industriale. Letto con base e testiera rivestiti in lino [da Il Cuore delle Cose] con cuscini ricamati [A.M.A.], lampada da parete a braccio snodato Mantis BS2 [DCW éditions], lampadario con paralume tessile [Il Borgo delle Tovaglie].
Pittura alle pareti colore Oval Room Blue No. 85 [Farrow & Ball], scrivania vintage in stile industrial in metallo [su pamono.it] come la lampada da studio, poltroncina
Anni ’50 rivestita in tessuto bianco e giallo recuperata per strada.
La seconda camera aveva il letto sotto la finestra e la scrivania nell’angolo più buio
della stanza. In più la
porta quasi sbatteva su
armadio e libreria. Ora
che letto e scrittoio si sono scambiati, tutto ha acquistato un senso.
Ricavato accanto alla camera di Giacomo, è cieco e organizzato
sfruttando al massimo lo spazio. Sanitari sospesi Bull in bianco matt [SDR la coppia], acquistati da [Rogari].
Smaltato in bianco burro, il bagno è scaldato da personalissimi tocchi
vintage tra i quali spiccano il lampadario e lo specchio della
nonna di Simona. Lavabo da
appoggio Flat in Livin-Stone
panna opaco [SDR, cm
60x42x13,5h] e rubinetteria [Fima Carlo Frattini] tutto acquistato da [Rogari]. Applique in vetro cannettato
e ottone [da Il Cuore delle
Cose], lampadario vintage.
La cabina armadio realizzata
all’inizio della zona notte
sfruttando il vecchio, enorme
disimpegno, è tutta di Andrea.
L’organizzazione interna è semplice ma efficace, con
le cassettiere e i tubi appendiabiti che si sviluppano
a elle.
CasaFacile > Case > Prima & Dopo > Prima & Dopo: grigio caldo e tocchi dorati per la casa milanese in stile parigino
Spesso gli appartamenti anni ’70 sono una tela bianca su cui sperimentare. Qui, osando un grigio intenso scaldato da arredi vintage, legno e bagliori dorati, è nato un mix inedito e così accogliente che potrebbe diventare... un classico!
Bella e nella zona preferita, ma fin troppo grande per viverci in tre: ecco cosa ha pensato Simona vedendo questa casa. «Ma mio marito che lavora nell’immobiliare ci ha visto giusto: l’appartamento, con una disposizione Anni ’70, si poteva facilmente dividere in un trilocale e un bilocale da affittare o rivendere» racconta Simona. Seguendo la visione di Andrea, gli spazi sono stati rivoluzionati con l’aiuto di un architetto.
Le scelte fatte
Grazie al doppio ingresso, quella che era la zona di servizio è diventata un bilocale autonomo e la cucina è stata traslata verso il salone del trilocale, a vista ma non troppo. Per creare un piccolo ingresso è stato realizzato un volume che fa da ripostiglio, sempre nel living; il vecchio bagno padronale, ampliato rubando qualche metro alle camere, è stato diviso in tre per avere un secondo servizio più la lavanderia. E il disimpegno è diventato un corridoio a elle che gira attorno alla cabina armadio di Andrea.
Il tocco di stile
Con l’aiuto dell’amica architetta Chiara Fresia (@ilcuoredellecose) la casa ha trovato uno stile personalissimo, con lampade vintage, arredi recuperati, colori inusuali e tocchi dorati. «Il grigio scuro ma caldo ce l’avevo in testa da tempo», dice Simona, «e Chiara mi ha spinta a sceglierlo con decisione in soggiorno e in camera... Il risultato è sorprendente e piace anche ad Andrea, molto minimal, che all’inizio era titubante». E lo styling finale della nostra Elisabetta Viganò l’ha resa una casa da fotografare!