Ispirazioni

La casa rinasce grazie a spazi fluidi e a una palette con tinte in gradazione

Dopo essere stato distrutto da un incendio, questo appartamento è rinato grazie a un progetto di famiglia tutto al femminile che ha prediletto una palette co tinte in gradazione e spazi aperti, fluidi e iper-connessi.

Nell’agosto del 2020 un incendio ha quasi cancellato la casa di Lia Del Fabro, all’ultimo piano di un palazzo degli Anni ’30 in zona Porta Pia; dalla cenere sono riemersi pochi mobili. Quando è stato il momento di ricominciare, Lia ha chiamato l’architetto di famiglia, Paola, e poi Luisa: le tre sorelle, nonostante la distanza (Paola sta a Milano), hanno lavorato a questo progetto che ha preso forma attraverso lunghe discussioni telefoniche e uno scambio fitto di proposte.

Le scelte fatte

L’idea iniziale di Lia e del marito Stefano era di garantire il massimo della fluidità, con passaggi senza ostacoli di luce e aria; obiettivo raggiunto dall’architetto Paola Del Fabro con l’apertura della pianta senza interruzioni, a eccezione della camera padronale e dei servizi. La cucina, posizionata proprio davanti all’entrata, è stata inglobata all’interno di una vetrata angolare che la contiene, mentre con altre pareti di ferro e vetro sono schermate le due piccole stanze che si trovano all’estremità dell’appartamento, studio e camera ospiti.

Il tocco di stile

Il progetto colore è molto caratterizzante, punta su una gradazione di azzurri e verdi più o meno intensi: l’effetto finale è immersivo. Lo styling decorativo finale è opera della stylist CF Cristina Gigli.

Testi

Grazia Caruso

Progetto

Arch. Paola Del Fabro

Stylist

Cristina Gigli (ha collaborato Matteo Subiaco)

Foto

Giandomenico Frassi