La casa del servizio appartiene all'architetta Mariapaola Mauri (@pollamauriarchitetta), che ha ristrutturato l’ex casa della nonna per darla in affitto. Nel salotto c’era la camera da letto (e dove ora c’è la stanza da letto c’era il soggiorno): vista la posizione in linea con ingresso e cucina si è preferito adibirla a salotto. Per ambientare i mobili recuperati è stato scelto un verde oliva a partire dal rivestimento delle poltroncine restaurate. A dare la scossa ci pensa il divano letto in tessuto giallo senape, tinta ‘rubata’ dalle cementine del pavimento e che torna sulle pareti in ingresso.
Il salotto si può isolare con una doppia porta scorrevole che è anche forte elemento decorativo, grazie alla wallpaper che la riveste. Sul fondo si vede la porta a scomparsa della cucina realizzata unendo le 2 ante a battente in un unico pezzo che scorre all’interno del muro.
Sul divano trasformabile Elvis senape [Maisons du Monde, cm 214x87x84h], cuscini in velluto, in tessuto azzurri e Striped Beige [HKliving], idropittura Card Room Green 79 [Farrow & Ball], piante [F.lli Ingegnoli].
Le ante della porta scorrevole del salotto sono rivestite in carta da parati a tema paesaggio anche
sul lato dell’ingresso per dargli maggior importanza. La tappezzeria ‘bucolica’ riprende le stampe dei primi del ’900.
Il pavimento della cucina era rivestito in linoleum ed era rovinatissimo, così Mariapaola ha deciso di cambiarlo con piastrelle effetto cementine. Per lei il formato perfetto per dare carattere alle zone di servizio, ma senza eccedere, è quello esagonale e qui l’ha scelto in crema e terracotta partendo dalla nuance di quelle della camera; poi le ha completate con una fascia a mattonelle rettangolari nere come nel resto dell’appartamento.
A terra in cucina, piastrelle esagonali in avorio e rosso e rettangolari nere Terra [Marca Corona], a parete, idropittura Drop Cloth 283, in alto, e Red Earth 64 per la boiserie [Farrow & Ball]. Sul tavolo con sedie vintage, tazza Strimmig [Ikea]. sospensione Anni ’50 di recupero [trovi modelli simili su » subito.it].
La lavanderia è stata ricavata dal vecchio bagno nella parte dotata di finestra. Piastrelle diamantate Metro Edera [CE.SI.] e Terra Nero esagonali [Marca Corona], lavatoio Publica Iseo [Geberit] e applique Dioscuri [Artemide].
Mariapaola ha voluto che anche l’ingresso avesse personalità, quindi ne ha dipinto le pareti in
giallo ocra (ripreso dalle cementine della camera da letto) e ha fatto risaltare le porte di inizio Novecento con lo smalto bianco. Ha poi ricavato due nicchie funzionali: quella piccola chiusa da due sportelli nasconde impianti e quadro elettrico e ha un vano svuotatasche; quella grande, accanto al living, è stata trasformata in un armadio chiuso dalla vecchia porta del salotto.
«Oggi sono tornate alla ribalta ma a inizio ’900 le cementine non erano considerate un materiale prezioso, tant’è che in questo palazzo soltanto i pavimenti dei primi piani avevano il parquet e man mano che si saliva, allontanandosi dal piano nobile, erano sostituiti da quelli in cementine, più poveri ma più decorativi!» racconta Mariapaola.
La camera, posizionata dove una volta c’era il soggiorno, è stata arredata con mobili che erano già della nonna. Sul letto vintage, cuscini in velluto Petra [Vical Home], vassoio Salon Tray [Normann Copenhagen, ø cm 40]; sul tavolino a vassoio nero Gladom [Ikea, ø cm 45x 53h], lampada Anni ’50.
L’armadio ora è vicino alla finestra, in modo da poterlo aprire con agio, e ha accanto una delle due poltroncine che Mariapaola ha fatto rivestire in tessuto verde oliva. Anche le lampade e la cassettiera sono vintage, acquistate on line. Sulla cassettiera vintage, lampada Gatto Piccolo [Flos, ø cm 21x 31h] e ciotola Hagy [Oyoy]. idropittura Drop Cloth 283 [Farrow & Ball].
Il vecchio bagno lungo e stretto (solo 110 cm) è stato allargato rubando 30 cm alla cucina: nella prima parte (con ripostiglio in quota) è stato inserito il mobile lavabo, nella seconda i sanitari e la doccia da cm 140x80. Qui i colori si fanno tenui: le piastrelle diamantate sono color menta, soffitto e pareti verde polvere. Per avere la corretta pendenza degli scarichi i sanitari sono sospesi e si è realizzata una controparete finita con mensole in granito nero (lo stesso dell’alzata della cucina). Piastrelle a pavimento Terra esagonali nere [Marca Corona] e a parete Metro Edera diamantate [CE.SI.], idropittura Green Smoke 47 [Farrow & Ball], mobile bagno su disegno con lavabo da appoggio [Ceramica Cielo], rubinetto Volante [Neve], specchio Lindbyn e lampada Tertial [Ikea, ø cm 80].
«Per rendere più funzionale il bagno cieco si può inserire un vetro a filo del soffitto (sopraluce): se lo si rende apribile, come qui, si può arieggiare il locale attraverso l’ambiente accanto che ha una vera finestra» spiega l'architetta. Piatto doccia [Kaldewei] con tenda Pantone [Balvi], sanitari Mode [Ceramica Globo] e scaldasalviette Novo [Irsap].
Le case d'epoca hanno un'anima che va ascoltata con ristrutturazioni rispettose. Mariapaola lo ha fatto, creando stanze che cuciono il presente al passato
Nel palazzo d’epoca del 1913 in cui abita, Mariapaola ha ereditato un bilocale dalla nonna. «Ho deciso di ristrutturarlo per affittarlo, ma volevo recuperarne l’anima antica, farla rivivere oggi rispettando le qualità estetiche e i caratteri di inizio Novecento».
Le scelte fatte
Dovendo rifare gli impianti, il bagno è stato allargato rubando 30 cm alla cucina ed è stata aggiunta una lavanderia; camera e soggiorno si sono scambiati e quest’ultimo è chiuso da una porta scorrevole che, con una wallpaper paesaggio, è anche elemento decorativo.
Il tocco di stile
«Lo studio dei colori è stato maniacale!», racconta Mariapaola. «Li ho scelti partendo dalle cementine, elementi originali che volevo valorizzare, come le porte d’epoca e alcuni mobili che ho restaurato». Ecco una casa che conforta, come i ricordi più belli.