«Essendo al centro della casa, desideravo
che forme e colori rendessero la cucina
un luogo accogliente in cui si ha voglia di
fermarsi» spiega Claudia.
La ristrutturazione è durata due anni. Cucina su misura realizzata
da [Falegnameria Zeni].
Cappa a isola Spazio 130
[Falmec]. Pentole Vardagen
[Ikea]. Macchina caffè
Rivelia [De’Longhi], alzatina
[Zara Home]. Piastrelle
rosa Sartoria [Terratinta].
Nella sala da pranzo: sedie basse Jimi [La Redoute].
Colore pareti KK116 [Kerakoll Color Collection]. Paralumi Alaya
[La Redoute fuori produzione, simili al mod. Tahiti]. Specchio, tavolo,
sedie alte, vasi vintage.
Claudia ha il culto dei materiali: per il cotto
degli esterni è andata da una fornace in Umbria,
per la posa dei parquet da una ditta del Trentino,
le tende le ha cucite insieme a un’anziana
vicina sarta. Tanti anche i dettagli fatti da lei,
come il corrimano in micoresina della scala. Pavimento in cotto [Enrico
Palmucci], corrimano in microresina KK11 e KK106 [Kerakoll].
Le camere seguono lo
stile romantico della
zona giorno, tra mood
british e provenzale.
Sono state decorate
con una wallpaper
floreale che incornicia
la parete del letto. Lampade [H&M Home], letto Belle [Westwing], wallpaper Kerala
[su » cartadaparatideglianni70.com].
La seconda camera da
letto ha una piccola
finestrella proprio al centro della
parete: tutto intorno una carta
da parati botanica a grandi foglie.
Gli arredi sono di legno chiaro e
grezzo, come il parquet a listoni. Il
soffitto, a differenza della camera
precedente, qui è dipinto di bianco. Letto Auguste e comodino
Selena [Maisons du Monde]. Mobile
azzurro [Falegnameria Zeni].
Era una dimora ‘old style’ di fine ’700. Claudia, la proprietaria, l’ha trasformata nel suo rifugio dell’anima. E oggi è anche un piccolo relais
A Costermano sul Garda, non lontano dal lago, una casa rosa con 4.000 mq di giardino è diventata un’oasi di relax grazie alla visione della sua giovane proprietaria. Claudia ha 33 anni, è italo-tedesca e dopo alcune esperienze nell’hotellerie ha deciso di acquistare questo antico casale per trasformarlo in Jar, la ‘wunderkammer’ dei suoi sogni oggi anche b&b.
Le scelte fatte
Lo stile rustico è nato giorno dopo giorno: «Avevo le idee, la manualità e il tempo: una squadra di artigiani mi ha aiutata» dice. Gli arredi sono un mix di mercatini, ordini online, avanzi di cantine del vicinato. «Sono fissata con le maniglie! Le ho prese su Etsy o smontate da mobili vecchi».
Prima di dedicarsi a ‘Jar’ Claudia ha cambiato strada diverse volte. Diplomata all’istituto d’arte e maestra dei metalli e dell’oreficeria, ha frequentato il biennio di giornalismo narrativo alla Scuola Holden di Torino e lavorato al front desk di alcuni alberghi sul Lago di Garda, dove i suoi genitori avevano acquistato una casa. «Ma dopo sette stagioni, ho capito che volevo costruire qualcosa di speciale, di mio».
Il tocco di stile
Recuperare è un’arte: qui in cucina, sedie di famiglia, il tavolo arriva dalla comunità Emmaus, lo specchio da una casa abbandonata, e la madia è stata dipinta di resina nera.
«I miei studi e la passione per l’arte hanno formato la mia ‘estetica’ ma il mio maestro di vita è stato Giovanni, un vecchio marmista che avevo chiamato per realizzare una scala in giardino. Mi ha vista sola in questa immensa casa che imbarcava acqua, perché era piena di infiltrazioni, e ha deciso di aiutarmi. Da lui ho imparato a stuccare, a tagliare il marmo, persino a creare canali di scolo». Nella gallery le immagini del casale come è diventato oggi.