Una lettrice racconta la storia di questa casa, ristrutturata da lei nel centro storico di Trapani, con scelte di stile sobrie e ingenose. A cominciare dalle pareti scorrevoli...
Il progetto: ricavare uno studio e uno spazio per ospiti
«Qualche anno fa ho comprato un piccolo appartamento alla Giudecca, antico quartiere nel centro storico di Trapani. Nonostante il quartiere fosse abbastanza degradato, due furono i motivi principali che mi spinsero a fare quell’investimento: la casa era molto luminosa ed aveva una distribuzione degli spazi funzionale. Aveva bisogno di un leggero consolidamento strutturale e di un progetto che rispondesse alle mie esigenze e dialogasse con la mia personalità.
La distribuzione degli spazi mi suggeriva che oltre a realizzare la mia casa, all’interno di essa avrei avuto anche la possibilità di realizzare uno spazio in cui poter ospitare possibili viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, in pieno stile Airbnb.
Inoltre nella parte che sarebbe diventata la mia abitazione avrei voluto uno spazio da poter usare come studio senza sacrificare le dimensioni della cucina né perdere spazio nella zona living. Volevo degli ambienti minimalisti con finiture che non snaturassero l’identità della casa.
Esaltare la luce naturale, usare pavimenti monolitici che rafforzassero il concetto di minimalismo e progettare partizioni mobili per cambiare configurazione agli ambienti.
Con queste premesse nasce il progetto della mia casa che mi piace definire “un esperimento di felicità”».
Cucina e cabina armadio nascoste da pareti scorrevoli
«La particolarità di questo appartamento sono le pareti: le pareti in legno scorrevoli (una nasconde la zona cucina nella zona living e la cabina armadio nella camera da letto). L'altra parete che caratterizza l'appartamento è forata che nella zona living crea movimento e nel bagno porta luce!
Una sensazione di leggerezza si avverte varcato il portone che dà accesso all’appartamento, lo stesso che provai quando quel giorno di qualche anno fa entrai per la prima volta in questo luogo…allora fu la luce a colpirmi, oggi è la luce e l’essenzialità che emana».