Idee e tendenze

Il bistrot che combina arredi vintage e soluzioni contemporanee

Federico Panarello Federico Panarello

A Bologna ha aperto un nuovo locale adatto ad una pausa pranzo di classe, nel quale è possibile gustare una cucina crudista e vegana, circondati da un arredamento in stile vintage.

A Bologna, in una delle zone più antiche e fascinose della città, all’interno di una silenziosa e suggestiva strada privata e vicino allo storico Palazzo De’ Toschi, c'è il Botanica Lab Café.

Il Botanica Lab Café è un locale innovativo nato dall’idea della titolare Anna Artesiani, che ha dato vita ad uno spazio originale ed unico nel suo genere.

 

Il laboratorio crudista è il protagonista del Botanica Lab Café

Il Botanica Lab Café non è semplicemente un bar come tanti nella città bolognese, ma ha una marcia in più. L'arredamento è molto curato e calibrato, ma la vera novità si trova nel menù. Anna Artesiani, allieva dello chef Matthew Kenney a Los Angeles, propone una cucina crudista basata sulla filosofia plant-based, un format che ha deciso di esportare anche in un bar. Questo per permettere anche alle persone che svolgono una vita scandita da ritmi più veloci ed incessanti di gustare per pochi minuti le sue specialità vegane.

L’arredamento del Botanica Lab Café dal gusto vintage

Entrando nel Botanica Lab Café si ha subito la sensazione di essere tornati indietro nel tempo. Gli arredi richiamano il design anni ’60 e l’atmosfera, calda ed accogliente, invita il consumatore a soffermarsi a lungo nel locale. Il piano inferiore è caratterizzato da un grande bancone vintage (in legno bianco e marmo) integrato con un bancone in stile contemporaneo, all’interno del quale sono esposte le proposte salate ed i dolci del giorno. I colori predominanti sono due, il turchese e il bianco.  Il turchese caratterizza i rivestimenti tessili in lino Dedar delle sedute anni ’60 in teak G-Plan e degli sgabelli in ferro. Il bianco è il colore scelto per i tavoli in marmo che arredano la sala.

Grande importanza è stata conferita all’illuminazione, realizzata attraverso lampade norvegesi Kjell Munch in vetro ed ottone che illuminano il bancone, e attraverso applique Jonas Hidle che illuminano lo spazio e danno luce alle pareti grigie e tortora.

Atmosfere anni ’20 e ’30 arricchiscono invece il piano superiore, cambiando totalmente aspetto. Il soffitto, a volte con stucchi e rosoni, ha ispirato l’arredamento di questa sala, all’interno della quale è possibile trovare il laboratorio a vista, dove ogni giorno vengono preparate golose produzioni 'homemade'. I tavolini in marmo circondati da sedie stile Thonet, ricreano il tipico ambiente da bistrot francese. Il pavimento a scacchi bianco e nero è arricchito da comode poltroncine, da divanetti e da pouf che regalano all’ambiente un tocco seducente tipico dell’Art Déco. In questo spazio, il colore è dato dalle poche ma importanti piante tropicali, mentre pagine di erbari dell’Ottocento, recuperati in un mercatino e racchiusi in cornici ottagonali, abbelliscono le pareti.

 

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