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La fotografia ai tempi di Instagram

Arles, 2015. Forse è vero che le foto rubano l'anima. La mia di sicuro...

Questa è la storia di un grande ripensamento. Credevo che la fotografia mi avesse detto (e dato) tutto. Venti, trent'anni che ci lavoro, prima dentro la moda e adesso dentro le case, migliaia di foto viste, scattate, condivise. In tutti i ruoli, dalla stylist all'assistente, alla fotografa io stessa... E la fortuna di aver affiancato fotografi che in seguito sono diventati grandissimi protagonisti... Insomma, credevo di aver visto tutto quello che mi serviva vedere. Puro preconcetto (con una punta di presunzione). Fino a che l'anno scorso non sono approdata ad Arles. E l'incanto della fotografia mi ha (di nuovo) toccato il cuore.
Il reportage lo trovi qui https://www.facebook.com/giusi.silighini/media_set?set=a.10204682828009450.1073741839.1198526901&type=3
Perché qui, durante questo magico evento che si ripete tutte le estati dal 1970, sembra di esserci costantemente dentro, alla fotografia. Non solo per le mostre, che sono dappertutto, non solo per le gallerie aperte fino a sera tardi, ma è che ad Arles tutti fotografano e si fanno fotografare, tutti hanno macchine (più o meno professionali) appese al collo e tutti scattano, sempre, come animati da una passione incontrollabile. Gente che fotografa la gente che fotografa gente (come nella fantastica mostra 'MMM' di Martin Parr). Foto che riprendono e parlano di tutto, dalla Terra del Fuoco al vicino di casa, foto appese ai muri e nelle centinaia di bacheche di metallo. Qui la fotografia pulsa ancora. E può capitarti di scoprire, proprio mentre ti affanni a postare su Instagram ogni cosa in diretta (guardate sul profilo ufficiale di CF!), che i soggetti più popolari sul social li aveva scovati già negli Anni 60 un vero precursore della foto-instant, Stephen Shore. Basta. C'è troppo da raccontare. Mi devo fermare qui (ma ci tornerò su). Volevo solo cominciare a tentare di spiegare perché ad Arles ci sono tornata anche quest'anno.  

Sito ufficiale del Festival: Rencontres Arles

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