Riscaldamento e clima

Termosifoni: il calore quando e quanto vuoi

Non è il sogno di chi ha (e ama) i caloriferi? Perché si avveri basta adottare una nuova caldaia condominiale con super-accumulo di acqua calda (garantita anche in bagno e in cucina!) o recuperare il vecchio camino in villetta per trasformarlo in una caldaia d’arredo programmabile.

In condominio

Molte vecchie caldaie a gasolio creano fastidiosi sbalzi di temperatura e non assicurano sufficiente acqua calda agli appartamenti: c’è una soluzione per rendere questi impianti più efficienti e meno energivori mantenendo i termosifoni?

Sì, basta sostituire la caldaia a gasolio che, faticando a bruciare in modo efficiente l’olio combustibile, ormai lavora (e inquina!) di più producendo meno calore con bollette più alte. Al suo posto, se la zona è servita dalla rete del gas, si può installare un sistema a più componenti che, lavorando in sinergia, assicura calore stabile e uniforme a tutti i termosifoni e fornisce acqua calda istantanea a ogni rubinetto degli appartamenti.

Come si procede?

Nella centrale termica del condominio vanno installati sia una caldaia a condensazione a gas ‘ad alto contenuto di acqua’ e progettata per limitare i problemi legati all’instabilità nella rete idraulica, sia un bollitore per l’accumulo di acqua calda: In questo modo si assicura un circolo costante di acqua calda subito disponibile a ogni richiesta di bagni e cucine dei singoli appartamenti. Se più condòmini dovessero fare un bagno caldo o la doccia durante le ore di massimo consumo, il sistema permetterebbe comunque a tutti di avere rapidamente acqua calda, H24. Infine, per aumentare i risparmi e rendere più sostenibile l’impianto, si possono collegare caldaia e bollitore a dei pannelli solari termici (che producono acqua calda) montati sul tetto del palazzo.

Il nostro consiglio

Sistema sinergico per la riqualifica di impianti centralizzati condominali, composto dalla caldaia a condensazione a basamento con elevato contenuto di acqua Vitocrossal 100 CIB e dai pannelli solari termici Vitosol 300-TM, a cui si aggiunge il bollitore d’accumulo Vitocell 100-B [Viessmann]

Nella villetta

Alcune Regioni non permettono più di accendere i camini aperti, per le politiche sulla qualità dell’aria: è davvero possibile chiudere questi vecchi focolari per trasformarli in vere caldaie capaci di riscaldare l’acqua sanitaria e i termosifoni di casa senza inquinare?

Non solo è possibile, è addirittura auspicabile che il punto focale di tanti soggiorni diventi per tutti anche un insospettabile e potente caldaia d’arredo dalla combustione pulita! Questa trasformazione avviene inserendo nella bocca del vecchio camino uno dei nuovi inserti definiti idro-ventilati: ‘idro’ perché grazie a un kit idraulico integrato vengono collegati ai termosifoni della casa e ‘ventilati’ perché mentre cedono (moltissimo) calore all’acqua dell’impianto riscaldano contemporaneamente l’aria della stanza dove sono installati. Una doppia e preziosa funzione che rende possibile godere dell’immediato comfort della fiamma e di un calore omogeneo in tutti gli ambienti.

Qual è l’eco-combustibile migliore per questi inserti?

Di sicuro il pellet, sia perché una volta inserito nei capienti serbatoi permette al camino di funzionare in autonomia per molte ore, sia perché grazie alle ultime tecnologie la combustione del pellet è ottimizzata per sfruttarne tutta l’energia e cedere il massimo calore all’acqua... proprio come nelle vere caldaie! E se il focolare ha la certificazione a 5 stelle di Prestazione Ambientale, si ha anche la garanzia che la combustione sia la più pulita e meno inquinante.

Il nostro consiglio

Inserto certificato 5 stelle Ecofire® Idro-Ventilato con serbatoio da 45 kg. Gestibile da smartphone, è dotato della tecnologia Complete Burning System per garantire il 93% di resa di calore all’acqua e del sistema di pulizia automatica Self Cleaning System. È perfetto anche per i camini nuovi da rivestire con soluzioni personalizzate [Palazzetti]

Testi

Paolo Manca