Riscaldamento e clima

Pavimenti radianti: comfort stabile e salutare

Climatizzano gli ambienti irraggiando calore uniforme per regalare un microclima sano, anche 4 stagioni. E per trarne i massimi benefici si possono alimentare con eco-impianti gas free: una pompa di calore condominiale super affidabile o una stufa abbinata a un serbatoio speciale.

In condominio

Per i palazzi con vecchie caldaie a gas che alimentano l’originale impianto di riscaldamento a pannelli radianti, c’è una soluzione sostenibile per riqualificare l’impianto, spesso inefficiente, instabile, dispendioso e, poiché difficile da regolare, anche di scarso comfort?

Se gli obiettivi sono abbandonare il gas in modo da rendersi energeticamente indipendenti dalle fonti fossili e ottimizzare resa e stabilità dell’impianto regolandolo meglio e spendendo meno, la scelta migliore è senza alcun dubbio quella di sfruttare le potenzialità dei pavimenti radianti di raffrescare, oltre che di riscaldare tutti gli appartamenti.

Come si può fare?

Installando una pompa di calore aria-acqua e gas free, con 3 specifiche caratteristiche.

1. Essere reversibile, cioè in grado di invertire il ciclo di funzionamento che in inverno le permette di riscaldare la casa, facendo circolare acqua refrigerata all’interno dei circuiti durante l’estate per garantire comfort tutto l’anno.

2. Avere un ‘eccellente rapporto di modulazione’, una tecnologia che permette all’apparecchio di ottimizzare i consumi riducendo al minimo i continui spegnimenti e riaccensioni dell’impianto.

3. Essere dotata di 2 motori detti ‘compressori inverter’ per la massima affidabilità: qualora se ne bloccasse uno, il sistema è configurato per funzionare con un solo motore fino al ripristino del secondo. Infine, per maggiore efficienza, l’ideale sarebbe adottare un impianto solare fotovoltaico e, per quanto invasivo, sostituire i vecchi impianti radianti con versioni attuali.

Il nostro consiglio

Pompa di calore reversibile HP OWER 500 RK, per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. In Classe energetica A++, garantisce ampia modulazione e alta efficienza ed è dotata della tecnologia Full Inverter con 2 compressori. Qui è collegata al pannello fotovoltaico Multivolt [Unical].

Nella villetta

Si sente dire spesso che anche le idrostufe a pellet possono alimentare i sistemi radianti a pavimento: com’è possibile se le stufe scaldano a temperature molto alte e i pannelli radianti rendono al meglio con l’acqua che vi scorre a temperature basse?

È vero, sembra strano ma è possibile! Vediamo come. Le idrostufe sono dotate di un ‘kit idraulico’ che ne permette l’allacciamento all’impianto di riscaldamento e, volendo, a quello dell’acqua sanitaria, così da cedere la quasi totalità del calore che viene prodotto all’acqua che circola nei tubi. Una volta allacciate e accese, queste stufe in effetti scaldano l’acqua a circa 60 °C, una temperatura che andrebbe bene per i termosifoni ma che è troppo alta per l’impianto radiante, che non vuole temperature sopra i 28-35 °C.

Quindi come si fa?

È necessario collegare alla stufa anche un serbatoio d’accumulo detto ‘tank-in-tank’ perché dotato di due scomparti: in uno arriva l’acqua (troppo) calda prodotta dalla stufa che viene miscelata con acqua fredda, così da abbassarne la temperatura prima di indirizzarla ai pannelli radianti. Il secondo scomparto è dedicato a immagazzinare l’acqua calda destinata solo agli usi sanitari in bagno e cucina. Naturalmente questo meccanismo funziona solo nei mesi freddi in cui la stufa viene accesa. Per avere acqua calda sanitaria d’estate, a stufa spenta, si può installare sul tetto un impianto solare termico per scaldare l’acqua che verrà poi immagazzinata nello stesso serbatoio e sarà così sempre pronta per essere usata a ogni richiesta.

Il nostro consiglio

Idrostufa a pellet Thermo P985 TH in classe di efficienza energetica A+. Rivestita con un pannello frontale in Maiolica, riscalda l’acqua dei radiatori consentendo anche di beneficiare del calore per irraggiamento nell’ambiente dove è installata. Con una profondità di soli 32 cm, si installa anche nei corridoi [Piazzetta].

Testi

Paolo Manca