La Legge di Bilancio 2025 ha cambiato il sistema dei bonus legati alla casa e alla ristrutturazione degli immobili. Ecco le novità.
RISTRUTTURAZIONE
Chi esegue lavori di ristrutturazione straordinaria sulla prima casa, per il 2025 continua a beneficiare della detrazione Irpef al 50% spalmata su 10 anni con un tetto di spesa di 96.000 euro. Ma l’aliquota scende al 36% nel biennio successivo. Per le seconde case, nel 2025 è entrata in vigore l’aliquota del 36%, che passerà al 30% nel biennio 2026-27.
ECOBONUS
Viene riconfermato anche per gli immobili non residenziali ma con rimborsi più magri divisi in 10 anni. Il vantaggio fiscale, che arrivava fino al 75% per le riqualificazioni condominiali, si è ridotto e ora segue le regole del bonus ristrutturazione: 50% nel 2025 per la prima casa e 36% nel biennio successivo. Per le seconde case e gli immobili non residenziali la detrazione scende al 36% quest’anno e nel 2026-2027 al 30%.
SISMABONUS
Le aliquote per chi fa interventi che riducono il rischio sismico seguono le regole dei bonus precedenti. L’agevolazione è applicabile anche agli immobili non residenziali e ai soggetti Ires. Il tetto è di 96.000 euro. Resta la tempistica ridotta per il rimborso da parte del Fisco (5 anni).
SUPERBONUS
Il 2025 sarà il suo ultimo anno di vita. La detrazione fiscale è stata ridotta al 65%, rispetto al 70% previsto per il 2024 e al 110% iniziale. Per beneficiare del superbonus al 65% nel 2025 è necessario che la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata per il Superbonus (CILA-S) sia stata presentata entro il 15 ottobre 2024. Fanno eccezione le opere nei Comuni che hanno subito eventi sismici rilevanti dal 2009 (in questo caso l’aliquota rimane al 110%).
BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICI
Resta in vigore per il 2025 il bonus arredi, che consente di detrarre il 50% su un tetto di 5.000 euro. Si applica all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per forni e lavasciuga), purché la spesa sia effettuata da chi richiede anche il bonus ristrutturazione (la data di inizio dei lavori deve essere anteriore a quella dell’acquisto di mobili ed elettrodomestici). È invece svincolato da obblighi di ristrutturazione un piccolo bonus introdotto con gli emendamenti al disegno di Legge di Bilancio: l’erogazione fino a 100 euro (che raddoppiano se l’Isee familiare è inferiore a 25.000 euro) per acquisto di un elettrodomestico ad alta efficienza. Lo stanziamento è di 50 milioni e i fondi sono a esaurimento.
BARRIERE ARCHITETTONICHE
Rimane in vigore con le regole attuali: l’aliquota di detrazione è pari al 75% per interventi destinati a migliorare l’accessibilità e la mobilità in edifici residenziali. Quindi installazione di rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Quanto al tetto di spesa, restano i limiti di 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti; 40.000 euro per unità immobiliari in edifici da 2 a 8 unità; 30.000 euro per unità immobiliari in edifici con più di 8 unità.
(testi di Sabrina Barbieri)