La mostra 'Design al femminile: il progetto sensibile' nella Sala Bertarelli - Archivio Fotografico presso il Castello Sforzesco di Milano. Foto @Christian Giunta, Courtesy Istituto Italiano di Fotografia.
La mostra 'Design al Femminile'. Courtesy Istituto Italiano di Fotografia.
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Al Castello Sforzesco 'Design al femminile. Il progetto sensibile' celebra il talento di 32 designer donne con una mostra che fonde arte e fotografia. Fino al 7 febbraio
Il Castello Sforzesco di Milano ospita un progetto che mette sotto i riflettori la creatività femminile: Design al femminile. Il progetto sensibile. La mostra, visitabile fino al 7 febbraio 2025 nella Sala Bertarelli dell'Archivio Fotografico, raccoglie 32 ritratti di designer donne realizzati dagli studenti dell'Istituto Italiano di Fotografia (IIF).
Curata dalla designer Maria Christina Hamel, l'esposizione offre uno sguardo intimo sulle protagoniste del design contemporaneo. «Volevamo raccontare il design attraverso le persone che lo creano, mostrando la loro anima oltre che i loro lavori» spiega Hamel.
Ogni designer posa con un oggetto simbolico del proprio percorso artistico e professionale, sottolineando il legame tra il design e la dimensione emotiva e personale di chi lo crea. Anche la scelta della location per i ritratti è stata lasciata alle protagoniste, che hanno selezionato luoghi milanesi significativi per il proprio percorso.
L'idea alla base del progetto nasce dalla volontà di sottolineare il ruolo centrale del design nella società contemporanea, come strumento di cambiamento e riflessione sociale. «Il messaggio "L'umanità è malata, ci salverà il design!", comparso come un graffito sui muri di Milano, diventa così il filo conduttore di una narrazione visiva che celebra il contributo delle donne nel panorama del design» spiega Maurizio Cavalli, direttore di Istituto Italiano di Fotografia
Tra i nomi di spicco coinvolti nel progetto figurano Luisa Bocchietto, Paola Navone, Raffaella Mangiarotti, Elena Salmistraro e Giovanna Talocci, mentre tra i fotografi emergenti che hanno dato vita agli scatti troviamo Valter Belloni, Amedeo Bernardi e Miriam Mercurio.
La mostra si arricchisce della pubblicazione di un volume omonimo, che raccoglie le immagini e le testimonianze delle designer ritratte. Ogni immagine è accompagnata da un pensiero della protagonista, che racconta il suo percorso e la sua visione del design. L'ingresso alla mostra è libero.