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Impariamo a goderci la casa?

È anche colpa mia. Da anni vi incito a fare e disfare, (e io stessa sono sempre in prima linea), colorare, trasformare, cucire cuscini, cambiare tende e fodere ai divani… […]

È anche colpa mia. Da anni vi incito a fare e disfare, (e io stessa sono sempre in prima linea), colorare, trasformare, cucire cuscini, cambiare tende e fodere ai divani… con un pensiero fisso nella mente e nel cuore: rendere le nostre case sempre più belle, più nostre e personali. UNICHE.

Fa niente se poi ci tocca sgobbare quasi-h24, sì, perché si deve pur fare la spesa e anche cucinare (bene, e con mirabili mise en place, ovvio…), e ci sono i bimbi grandi e piccoli con le loro camerette a cui non si può negare un décor, un pupazzetto handmade, una ghirlanda creativa…

L’altro giorno però pensavo, dopo l’ultimo ‘lavoretto’ che mi aveva letteralmente rubato il weekend: ma perché dopo l’ennesimo rinnovo di cuscini io sul quel divano non mi ci metto mai? A leggere un bel libro intendo, e non di notte quando tutta la casa dorme (!), senza quell’assurdo senso di colpa che mi assale, quell’idea che non sto facendo NIENTE, che quel tempo è perso, rubato…

Eccolo, allora il mio invito del mese.
Facciamolo insieme: stiracchiatevi, allungatevi su quel bel divano, staccate lo sguardo dalle tentazioni creative e apritelo quel libro, sfidando la luce del mattino o del sabato pomeriggio…

C’è un regalino nell’ultima pagina di CasaFacile di marzo: siamo entrati in un romanzo per voi, ricostruendone l’ambiente, alla nostra maniera. Perché qui pur sempre di quello si parla: di mobili, oggetti e di case, che vogliamo sempre più speciali. Ma che dobbiamo imparare a goderci… Promesso?

Testi

Giusi Silighini, il direttore

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