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Archipillole: ogni domenica su Instagram alla scoperta delle architetture milanesi

Elena Favetti, la nostra 'architetta di redazione' ogni domenica sul suo profilo IG @lafavetti ci racconta la storia e i segreti di palazzi e luoghi speciali di Milano. E qui ci spiega come è nata questa rubrica che ha battezzato #archipillole.

Fin da bambina sono stata abituata dalla mia famiglia a viaggiare e visitare città e luoghi d'arte e questo amore per l'architettura si è sviluppato in me a tal punto da farmi scegliere questo percorso di studi che, in università, al Politecnico di Milano, mi ha fatto scegliere da un lato tutti i corsi di storia (dell'arte e dell'architettura) possibili e, dall'altro quelli progettuali e tecnologici. Conoscere un edificio a 360° per me è fondamentale: la parte tecnica e costruttiva ha lo stesso peso di quella filosofica e progettuale... insomma tutti questi aspetti danno vita alla storia dell'edificio stesso.

Tutti noi quando facciamo i turisti andiamo a visitare i monumenti più famosi ma non sono solo quelli a definire la storia e l'essenza di una città... Milano non è solo il Duomo, il Castello o il Teatro alla Scala perché è pieno di luoghi ed edifici davanti ai quali passiamo ogni giorno e che fanno, quindi parte del nostro quotidiano e della nostra stessa storia, ma quasi mai ne teniamo conto, rimangono sullo sfondo.

È proprio per questo che ho deciso di impegnarmi ogni domenica a narrare i 'segreti' e i progetti sia di monumenti conosciuti sia di palazzi, chiese ed edifici 'sullo sfondo'. Il periodo storico che ho individuato (almeno per questa prima 'stagione') è quello dal secondo dopoguerra a oggi perché è stato ed è tutt'ora un momento di grande fermento costruttivo e sperimentazione, non sempre riuscita, che, a volte, risulta non immediatamente comprensibile. Una sfida, dunque, per me che scavando a fondo nelle storie degli edifici cerco di farne comprendere il progetto, la bellezza e il significato.

La scelta settimanale avviene per i motivi più disparati. Per sentirmi a mio agio sono partita proprio da dove tutto è cominciato ossia il Politecnico con i due edifici iconici di Gio Ponti, il Trifoglio (dove mi sono laureata) e la Nave, per poi attraversare recuperi mirabili come la Fondazione Prada e i Bagni Misteriosi, 'pezzi unici' come il Pirellone, la Torre Velasca e Palazzo Mondadori, passando per gli edifici residenziali versatili e trasfomisti di Mangiarotti e Morassutti in via Quadronno e in via Gavirate per arrivare ai giorni nostri con il Bosco Verticale e piazza Gae Aulenti.

Tanti di questi luoghi sono, in qualche modo legati alla mia storia personale come le case rotonde davanti alle quali passavo in macchina per andare a trovare mia nonna, oppure l'edificio per uffici di piazza Caiazzo che mi appariva uscendo dalla metropolitana quando andavo a fare lezione di pianoforte... uno addirittura l'ho scovato guardando la serie Monterossi e continuando a fermare le inquadrature per capire dove fosse il palazzo in cui abita il protagonista.

Io stessa mi diverto e imparo tantissimo (sono peggio di un paparazzo quando con mosse acrobatiche mi arrampico su cancellate e ringhiere a caccia dello scatto perfetto) e spero di trasmettere con i miei post l'amore per la mia città che, se vorrete seguirmi, vi accorgerete essere davvero ricchissima di luoghi e monumenti da scoprire.

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