Mettere in ordine

Come organizzare l’armadio per evitare lo stress del cambio di stagione

Claudia Landoni Claudia Landoni

Dopo anni di esperimenti sono arrivata alla conclusione che il modo migliore per non stressarsi ai cambi di stagione è "non" fare il cambio degli armadi.

Vivendo in Paese in cui si susseguono quattro stagioni nel corso dell’anno, il nostro abbigliamento varia di conseguenza. Come possiamo evitare la fatica di spostare tutti i nostri indumenti da una parte all’altra dell’armadio o della cabina armadio?

Se avete abbastanza spazio, la cosa più ragionevole è "non" fare il cambio degli armadi, ma organizzarne l'interno nel modo più pratico possibile.

  • Ne mio caso, ho deciso di appendere tutti i pantaloni nella parte alta, utilizzando le pinze che possono essere facilmente raggiunte e rimesse a posto con l’apposito bastone. Da un lato quelli invernali e dall’altro quelli estivi, seguendo in ognuno dei due gruppi l’ordine cromatico. Ogni capo mantiene la stessa posizione per tutto l’anno. In alto ci sono anche le gonne lunghe e le giacche.
  • Due piccoli settori in basso sono occupati uno dai giacconi e l’altro dai gilet.
  • Anche i grandi cassetti sono occupati tutto l’anno dalle stesse cose e per il resto ci sono le scatole sugli scaffali.
  • Nelle scatole troveranno i foulard, le calze e i guanti che non cambiano mai posizione, oltre ai pareo e i copricostume, che d’estate sono in basso a portata di mano dando poi il cambio alle sciarpe.

In un quarto d’ora al massimo passerete dall’estate all’inverno e viceversa senza stancarvi, ma questa mancanza di stress nei cambi di stagione è la conseguenza di un’organizzazione rigorosa delle scatole, vediamo come:

  • Innanzitutto le scatole che si interscambiano devono essere dello stesso numero e della stessa dimensione.
  • etichettate tutto in modo da aiutarvi a trovare immediatamente ciò che cercate. Si possono usare etichette autoadesive come quelle di Fabo, che sono molto resistenti e poiché hanno una superficie impermeabile si possono fare scritte a mano con pennarelli permanenti oppure si può ricorrere alla dymo.

Acquistare tante scatole può comportare una spesa notevole, visto che devono essere robuste, ma è possibile allungare la vita di quelle un po’ usurate o riciclarne altre usando colla e carta da pacco bicolore.

Io ho scelto quella blu da un lato e azzurra dall’altro perché quelli sono i colori delle scatole nella mia cabina armadio, ma esistono altri abbinamenti. Non serve avere una grande manualità se come me si sceglie la tecnica del paper tearing. Con le mani ho strappato forme irregolari che ho incollato su scatole e coperchi, coprendo scritte e immagini indesiderate delle scatole riciclate (i foulard sono sistemati in scatole che contenevano grandi calici da vino rosso) oppure angoli e spigoli rovinati delle scatole che uso da anni.

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