Arriva dalla nostra lettrice Veronique Montel, metà francese e metà sarda, stabilita a Firenze da più di 30 anni e responsabile risorse umane nel settore moda e lusso. Nel privato Veronique è appassionata di cucina, casa e mercati delle pulci, ed è proprio in questi ultimi che trova dei tesori preziosi. Piatti [Seltmann Weiden Bavaria], calici [IVV], argenti [Brandimarte], posate [Solingen] Anni ’60.
Il tavolo d’epoca è bello anche ‘nudo’, il runner è un inno all’essenziale. E il melting pot di legni, cristalli e metalli smaltati celebra il matrimonio tra classico e country.
Per Veronique Montel l’apparecchiatura è un ‘ingrediente’ che va di pari passo a quello che mette sul piatto: «Apparecchio bene tutti i giorni, a partire dalla prima colazione. Le mie mise en place hanno sempre da una base classica ma poi non uso le tovaglie perché mi secca stirare» dice sorridendo. Anche quella che ha fotografato per noi è così: un po’ classica e un po’ rustica, con cristalli e cocotte smaltate, imbandita su una ‘ancienne table à rabat’, ovvero la tavola che hanno tutte le nonne francesi, con le bandelle ripiegate ai lati.
I consigli di Veronique Montel
Parti da un impostazione classica, quella del galateo della tavola. Però, poi, mixa gli stili: qui cristalli e argenti convivono in maniera naturale con cose dall’anima rustica, come le cocotte in ferro e smalto e le posate di legno.
Evita i manierismi. Niente tovaglie stirate, niente triple forchette, niente fiori invasivi: i fiori devono accompagnare ma non primeggiare.
Usa le cocottine. Fa molta scena servire un antipasto caldo, come un crostino o un’insalata di mare tiepida, all’interno di una mini cocotte.
Sdogana l’argento. Tira fuori i pezzi più classici che hai e mischiali a lino, legno e ferro smaltato.