In questa casa su due piani
con giardino vivono Rosa ed Emanuele con le figlie gemelle. Siamo nel quartiere romano del Pigneto. Prima salotto e pranzo erano
separati e comunicavano solo
attraverso una porta ad arco: lo studio di
architetti Urbandrops ha
suggerito di ampliare il più
possibile l’apertura in modo da
creare quasi un ambiente
unico ma dalle zone distinte. E così
anche la luminosità si è
moltiplicata. Il parquet al
posto del cotto dà charme.
«La palette di gialli, marroni e
terracotta sfuma nel verde
che richiama il giardino.
I decori naturali
addolciscono gli arredi
minimal» dice la stylist Cristina Gigli.
Divano componibile
Pixel con sedute trapuntate e rivestimento
grigio [Saba Italia] con cuscini colorati
e fantasia [Eklettikarte].
Tappeto Listras a righe [Karpeta], lampadari cilindrici
[Piccola Bottega]. Sulla poltrona Ruff dalle linee
avvolgenti [Moroso], cuscino fantasia
[Eklettikarte]. Llampada da
terra Wagasa [Gebrüder Thonet
Vienna da Mia Home Design Gallery].
Per i pranzi con famiglia e amici Cristina ha
proposto un’apparecchiatura perfettamente
integrata nel verde del giardino con tessili e
piatti floreali dai colori sgargianti, accompagnati
da calici trasparenti e tovaglioli in tinta unita. Tovaglia, tovaglioli e tovagliette fantasia [Lisa Corti], posate [Bitossi Home], bicchieri [LelaCasa], piatti piani Brillance Bone China
Grand Air floreali [Rosenthal].
«A Roma il clima consente di sfruttare il
giardino per 7-8 mesi l’anno» dice Rosa. «Ho
voluto che fosse il naturale prolungamento
del living per stare fuori il più possibile». Perciò
tappeti e morbide sedute arredano l’area relax. Lettino Daydream [Living Divani], poltrone Angel [Roche Bobois], tappeti
Penny Lane Olive e Disco più cuscini Philia, Aristote, Samsara e Avalon [Élitis], ombrellone [Eklettikarte], tavolino e lanterne [L’ora del tè].
Copia l’idea: la tappezzeria
geometrica Einda con maxi pattern
geometrico [Texturae] attira
lo sguardo e
mimetizza la cucina. Vassoio e
bicchieri sul divano [LelaCasa], piante
di tutta la casa [Maria Luisa Rocchi
Flowers].
Parquet a listoni [Orsolini].
Con la ristrutturazione cucina
e salotto sono un tutt’uno
ma lo stile minimale della zona
operativa e le colonne nascoste
in nicchia rendono protagonista
il tavolo in marmo, voluto
da Emanuele e Rosa, e fanno
percepire la cucina come
un’accogliente sala da pranzo. Cucina color carta da zucchero [Stosa]. Sul tavolo in marmo
realizzato su disegno, vasi giallo e verde di
[Maria Luisa Rocchi Flowers] come le piante;
sedie Omega [Arredo3],
lampadario [TNC Piccola Bottega].
Sul piano di lavoro, tagliere,
caraffa bianca, ciotola e
vaso in cemento, tutto di [LelaCasa].
Agli arredi morbidi
e contemporanei si
abbinano lampade
icona come Taccia
e Toio, entrambe
disegnate nel 1962
dai fratelli Castiglioni e prodotte da [Flos]. Tavolino-sgabello Allié in poliuretano
[La Manufacture da Mia Home Design
Gallery], tavolino dorato [197 Piermarini Design], vaso in cemento
e ciotola [LelaCasa]; radiatore [SciroccoH].
Dietro il soggiorno c’erano
cucina e bagnetto, ora
questa zona della casa è stata
trasformata in una comoda
lavanderia-stireria più bagno
ospiti. Carta da parati Color Shapes [Texturae], sapone
[Essenzialmente Laura], piante [Maria Luisa Rocchi Flowers].
Le stanze al piano superiore
erano tutte confrosoffittate e
questo rendeva gli ambienti
un po’ soffocanti. Una volta
liberate le travi, si è deciso di
tenerle a vista. Da
due stanze è stata
ricavata la suite
padronale in cui due
quinte a C alte 220
cm con gli armadi
dividono la camera
da cabina e bagno. La parete davanti al letto
è rivestita con una carta
dal decoro prospettico
per dare profondità. Cosa
cela? Qui si intravede la
porta che va nel bagno. Ante dell’armadio e porta
sono rivestite con la tappezzeria
Arcade B [Texturae].
Letto vestito
con lenzuola [Fazzini], plaid con
frange [Haomy da Mia Home Design
Gallery] e cuscino Aristote
[Élitis]. Lampadario Paper
Shade bianco [Hay],
sospensioni sui comodini [TNC
Piccola Bottega].
Gli spazi del primo piano erano ridotti a
magazzini, ora sono stanze da letto belle e
funzionali. «Al primo piano sono tre ma
finché le gemelle sono piccole le lasciamo
dormire insieme per farsi compagnia»
dice Rosa. Un’idea facile da copiare? La casetta
in legno che completa i letti, da decorare
con tante lucine colorate o con i loro disegni. Il letto è vestito con lenzuola [Fazzini] e plaid [Haomy da
Mia Home Design Gallery], tavolino e tappeto decorati [da L’ora del tè].
Per il momento la seconda
camera è dedicata al gioco
con arredi montessoriani;
divano e sedia in midollino
richiamano il giardino
e rendono leggera e quasi
fiabesca l’atmosfera. Pannelli murali Fiaba Rainbow [Jannelli&Volpi], divanetto in vimini [Madam Stoltz da Mia Home Design Gallery]
con cuscini [Eklettikarte, Mia Home Design Gallery e Élitis], tappeto Savanna B
[Karpeta], poltroncina [Nodo da Mia Home Design Gallery],
sospensione Paper Shade [Hay].
Un villino dei primi del '900 al Pigneto, a Roma, è stato ristrutturato completamente per adattarsi ai ritmi di una dinamica famiglia. Ora cucina, living e giardino si vivono in continuità. E la camera padronale propone un progetto da vedere!
Innamorati del quartiere Pigneto di Roma dove già abitavano, Rosa ed Emanuele non si sono fatti sfuggire l’occasione quando questo villino primi ’900 su due piani con giardino è stato messo in vendita. «La struttura era stata rivista (male) negli Anni ’80: andava modificata per rispondere alle nostre esigenze e recuperare il più possibile l’originale» dice Rosa. «Ci siamo affidati allo studio Urbandrops per ristrutturare e poi a Cristina Gigli per finiture e arredi».
Le scelte fatte
«Si voleva che gli ambienti situati al piano terra fossero funzionali e aperti» racconta l’architetto Sabuzi Giuliani, «così abbiamo creato volumi distinti ma visivamente connessi che dialogano tra loro e con l’esterno, creando prospettive sempre nuove».
Tra cucina-pranzo e salotto la parete rimasta diventa un leggero diaframma che permette anche alla luce di invadere gli spazi. Allo stesso modo al primo piano gli ambienti sono stati razionalizzati per dare alle bambine due stanze (una per dormire e una per giocare) e ai genitori una suite con bagno e cabina armadio.
«I vecchi ribassamenti eliminati hanno riportato in luce il soffitto in legno, ora sbiancato, che amplifica la luminosità e dà un carattere tutto nuovo alle stanze» ci dice l’architetto.
Il tocco di stile
Con Rosa ed Emanuele, Cristina ha scelto il parquet caldo di tutta la casa, le tappezzerie trompe-l’oeil e fiabesche di cucina, bagno e camere da letto, tutti gli arredi super funzionali per le loro esigenze e i colori eleganti che sottolineano la connessione in&out.
Un villino dei primi del '900 al Pigneto, a Roma, è stato ristrutturato completamente per adattarsi ai ritmi di una dinamica famiglia. Ora cucina, living e giardino si vivono in continuità. E la camera padronale propone un progetto da vedere!
Innamorati del quartiere Pigneto di Roma dove già abitavano, Rosa ed Emanuele non si sono fatti sfuggire l’occasione quando questo villino primi ’900 su due piani con giardino è stato messo in vendita. «La struttura era stata rivista (male) negli Anni ’80: andava modificata per rispondere alle nostre esigenze e recuperare il più possibile l’originale» dice Rosa. «Ci siamo affidati allo studio Urbandrops per ristrutturare e poi a Cristina Gigli per finiture e arredi».
Le scelte fatte
«Si voleva che gli ambienti situati al piano terra fossero funzionali e aperti» racconta l’architetto Sabuzi Giuliani, «così abbiamo creato volumi distinti ma visivamente connessi che dialogano tra loro e con l’esterno, creando prospettive sempre nuove».
Tra cucina-pranzo e salotto la parete rimasta diventa un leggero diaframma che permette anche alla luce di invadere gli spazi. Allo stesso modo al primo piano gli ambienti sono stati razionalizzati per dare alle bambine due stanze (una per dormire e una per giocare) e ai genitori una suite con bagno e cabina armadio.
«I vecchi ribassamenti eliminati hanno riportato in luce il soffitto in legno, ora sbiancato, che amplifica la luminosità e dà un carattere tutto nuovo alle stanze» ci dice l’architetto.
Il tocco di stile
Con Rosa ed Emanuele, Cristina ha scelto il parquet caldo di tutta la casa, le tappezzerie trompe-l’oeil e fiabesche di cucina, bagno e camere da letto, tutti gli arredi super funzionali per le loro esigenze e i colori eleganti che sottolineano la connessione in&out.