«Dalle finestre sul tetto (ne abbiamo 8) la luce entra tutto il giorno, dando un benessere simile allo stare all’aperto» dice Susi, architetto e proprietaria.
Sul tetto abbiamo un punto acqua per la pulizia straordinaria dei pannelli fotovoltaici e delle finestre». Le finestre sono comandate a distanza, hanno tende oscuranti e sensori di pioggia che le chiudono automaticamente. Gestibili anche via app.
«Le finestre sul tetto si riflettono sul parapetto in vetro [Saint-Gobain Glass] del primo piano, e la luce si moltiplica con un effetto piacevole e poetico» raccontano gli architetti e proprietari della villa. «Abitiamo qui da tre mesi e molte scelte si sono rivelate non solo azzeccate, ma anche sorprendenti». Finestre per tetti piani Velux modello CVP elettrico [Velux, cm 150x 150].
Carta da parati Inside the Jungle [Now Edizioni], lampada a soffitto Budino [Vesoi], lampada da terra Luminator Blue [Flos], porta in alluminio e vetro cannettato [Doal], serramenti in alluminio Iron Line finitura Panther 11 Antracite scuro Soft Touch [Ponzio]. sedie Venice Mat nere [Kartell], scrittoio Onice Ala [Pianca] con sedia ufficio Langfjall [Ikea], tavolino in metallo nero [H&M Home], tenda tessile [Dooor].
Angolo studio e sala da pranzo sono divisi
e uniti da una tenda che trasforma lo spazio a seconda che sia chiusa o aperta. Il tavolo è un pezzo del cuore, regalo della nonna
di Susi, e aggiunge l’accento materico caldo del legno a un ambiente neutro.
Da quando abita qui, Susi ha cambiato un po’ le sue abitudini: «Preferisco lavorare da casa anziché andare nel nostro studio» racconta. «Qui ho un sempre la temperatura ideale e una luce bellissima tutto il giorno: mi aiuta nel lavoro, perché mi dà serenità e concentrazione. E nelle pause mi siedo sul divano e quella pioggia di luce dall’alto mi rilassa».
Rubinetterie nere [Ritmonio], piastrelle azzurre [41zero42] e, qui sopra, pavimento Multiforme decoro Calce/Lichene/Acquario [Marca Corona] e finestre per tetti piani con cupola Velux CVP elettrica [Velux, cm 80x80].
Truccarsi la mattina e scegliere i vestiti nell’armadio senza accendere lampade? Prevedendo finestre nel tetto nei bagni e nel corridoio, dove sono concentrate le armadiature della casa, il progetto di Susi e Andrea riduce l’uso della luce elettrica e facilita la vita. «Ci piace progettare pensando al comfort» dicono.
Alle pareti colore creta [Sikkens Alphamat, codice D3.14.59], letto Let’s Space [Caccaro], armadio Pax [Ikea], applique Palla d20 [Vesoi]. Le tende oscuranti si comandano elettricamente e assicurano il buio perfetto durante il sonno.
Una villa anni '50 in Abruzzo diventa il 'manifesto' della coppia di architetti che l'ha ristrutturata per viverci: luce naturale, autonomia energetica, isolamento acustico creano spazi di benessere, migliorando la vita.
Dagli Anni ’50, in questa parte del litorale abruzzese si susseguono villette a un piano: «Sono piacevoli perché vicine al mare, ma un po’ buie e poco collegate al giardino» raccontano Susi e Andrea dello studio di architettura Volpe Scorrano. Coppia sul lavoro e nella vita, hanno ristrutturato una di queste ville con un sogno preciso: «Volevamo una casa a basso impatto ambientale e ad alto tasso di comfort: luminosa, silenziosa, termicamente piacevole».
Le scelte fatte
Recuperato il sottotetto, è nato un secondo piano; sono stati aggiunti impianto fotovoltaico e cappotto in lana di roccia che isola anche dai rumori. Per la luce si è guardato in alto, racconta Andrea: «Per farla arrivare zenitale fino al living, la parte più importante della casa, abbiamo rinunciato a una stanza in più al piano superiore. Lo spazio non ci manca, mentre questa scelta ci ha regalato moltissimo...». Seguici e scopri perché!
Testi
Costanza Filippi
Progetto
Susi Volpe e Andrea Scorrano, architetti [volpescorrano.it]